Bambini senza braccia: inchiesta in Francia/ Sospetti di agenesia: “Pesticidi o diagnosi sbagliate?”

- Silvana Palazzo

Inchiesta in Francia sui casi di bambini senza bracci. Sospetti di agenesia, ma gli esperti si interrogano sulle cause: “Pesticidi o diagnosi sbagliate?”

Black Friday utero in affitto Neonato, immagine di repertorio (Foto: da Pixabay, 2020)

Si allunga in Francia la lista dei bambini senza mani o senza braccia. Sono 18 i casi di agenesia o amputazione congenita a partire dal 2000. L’ondata di notizie, che però sono tutte da decifrare, stanno provocando diverse reazioni. L’ultimo episodio finito nella lista dell’Agenzia nazionale per la salute pubblica, rivelato da Le Monde, è stato “scoperto” pochi giorni fa, anche se il bambino oggi ha sei anni. Il piccolo è nato senza dita nel 2012, nella regione francese dell’Ain, a est di Lione, dove si concentrano ben 11 episodi sospetti di agenesia. La madre del bambino ha chiamato le autorità chiedendo se il suo caso fosse stato inserito nella statistica. Così si è scoperto che quel nome era invece del tutto sconosciuto ai registri francesi. Le autorità sanitarie hanno deciso di allargare il campo per andare a fondo di quella che la scienza definisce “assenza di formazione di un arto durante lo sviluppo embrionale”. L’opinione pubblica è scossa e attende maggiori informazioni dalle autorità francesi.

BAMBINI SENZA BRACCIA: INCHIESTA IN FRANCIA

Le autorità sanitarie francesi vogliono andare a fondo e quindi hanno deciso di allargare il campo. L’inchiesta dovrà chiarire la reale incidenza del fenomeno, quindi un sondaggio è stato esteso a tutta la Francia. Nessuno infatti oggi è riuscito a chiarire le cause di queste malformazioni. E aleggiano sospetti inquietanti: sono state provocate da farmaci o da un fattore ambientale? Di sicuro da due anni si è sviluppato in Francia un dibattito acceso tra le autorità sanitarie regionali e centrali, tra chi lascia intendere una causa esterna e chi prova invece a ridimensionare il fenomeno. Nei primi giorni di ottobre l’Agenzia aveva riconosciuto l’esistenza di due focolai, uno in Bretagna, l’altro nella Loira-Atlantica. Per ora ci sono solo sospetti sulle cause. «Questo tipo di anomalie non è genetica», dichiarano gli esperti interpellati più volte dai media francesi. Tra i fattori comuni c’è l’ambiente rurale, per questo sotto la lente sono finiti anche i pesticidi.





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