Oltre alla coppia arrestata per aver chiamato il bimbo appena nato Adolf Hitler, Adam Thomas e Claudia Patatas, sono stati arrestati altri componenti di quella che viene considerata una potenziale cellula neonazista terroristica, come esplicitamente dichiarato dalla pubblica accusa, che ha già registrato le ammissioni di colpevolezza da parte di altri tre amici della coppia. Ci sarebbero anche militari dell’esercito Britannico con simpatie di ultradestra nel gruppo vicino a National Action, gruppo neonazista guidato dal caporale Mikko Vehvilainen, 34 anni, reduce decorato dell’Afghanistan fra le file del Royal Anglian Regiment. Vehvilainen è già stato condannato nello scorso mese di marzo a otto anni di carcere proprio per attività neonaziste. Vehvilainen propagandava una guerra di civiltà fra razze e aveva ipotizzato la costituzione di una milizia per proteggere dalla commistione razziale la sua cittadina di origine, in Galles. (agg. di Fabio Belli)
LA COPPIA RISCHIA FINO A 10 ANNI DI CARCERE
Rischiano fino a 10 anni di carcere dopo che le autorità hanno scoperto che moglie e marito facevano parte del gruppo neonazista, fuorilegge in Inghilterra, National Action. Adam Thomas, 22 anni, e Claudia Patatas, 38, sono anche genitori di un bambino di pochi mesi a cui hanno dato il nome di Adolf, in onore ovviamente del loro eroe, Hitler. Ma questa è certamente la colpa minore. Il peggio è stato ritrovato nella loro abitazione, sorta di tempio dedicato al nazismo e al Ku Klux Klan: una foto del padre del bambino con la tipica veste bianca e cappuccio mentre tiene in braccio il bambino è fra le “memorabilie” trovate, così come un’altra foto in cui la coppia tiene orgogliosamente in mano la bandiera con la svastica. Non manca, appesa a un muro, la bandiera confederata americana e infine un arsenale di armi mortali, tra cui machete e asce.
IN ONORE DI ADOLF HITLER
Non basta? In casa il capofamiglia aveva anche un manuale per preparare attentati terroristici. A dire che il nome di Adolf dato era stato dato al figlio come ammirazione per il leader nazista è stato lo stesso padre che ha confessato davanti al tribunale. Hanno anche confessato che era loro intenzione dar vita a una guerra santa contro i neri, gli ebrei, gli asiatici e gli omosessuali. Sui messaggi online dicevano che “i migranti dovrebbero essere messi nelle camere a gas, i neri uccisi e i cinesi trasformati in biocarburante mentre gli omosessuali e figli di razze diverse dovevano essere lapidati, decapitati o impiccati”. Come unica difesa, il padre ha detto che il nome Adolf in Portogallo, paese di cui è originaria la moglie, è un nome comune e che era loro intenzione trasferirsi lì. I due si erano conosciuti online.