Vertice Apec: nessun accordo USA-Cina sui dazi/ Ultime notizie, Washington e Pechino sempre più lontane
Vertice Apec: nessun accordo USA-Cina sui dazi. Ultime notizie, Washington e Pechino sempre più lontane: prosegue la guerra commerciale
Il vertice Apec si chiude con un nulla di fatto. L’incontro di Cooperazione economica Asia-Pacifico, incentrato sulle politiche tariffarie nonché sulla competizione commerciale fra Stati Uniti e Cina nell’area del pacifico, è terminato senza un accordo fra i 21 paesi membri. Ad annunciarlo è stato il primo ministro del Canada, Justin Trudeau, presente a Port Moresby, in Papua Nuova Guinea, assieme ad altri leader internazionali. Rimangono le note divergenze fra Washington e Pechino, con gli Stati Uniti e la Cina che negli ultimi mesi si sono scontrate più volte a suon di dazi commerciali. Un finale che comunque era già prevedibile, viste le recenti dichiarazioni del presidente cinese Xi Jinping, presente all’Apac. Il numero uno della Cina ha attaccato le politiche commerciali del collega americano, Donald Trump, considerando le sue mosse un “protezionismo miope e destinato a fallire”. Secondo Xi Jinping la strategia USA è destinata a fallire: «La storia – ha commentato – dimostra che il confronto, sia nella forma di una guerra fredda, calda o di una guerra commerciale, non produce vincitori».
VERTICE APEC: NESSUN ACCORDO CINA USA
Ovviamente é arrivata anche la replica americana firmata Mike Pence, vicepresidente degli Stati Uniti: «Abbiamo intrapreso un’azione decisa per affrontare il nostro squilibrio con la Cina – ha detto il numero due USA – abbiamo imposto tariffe su 250 miliardi di dollari di merci cinesi, e potremmo più che raddoppiare quella cifra. Non cambieremo linea finchè la Cina non cambierà i suoi metodi». L’amministrazione Trump ne ha anche per la Belt and Road, l’iniziativa lanciata dal presidente cinese Xi Jinping nel 2013, per connettere a livello strutturale l’Asia, l’Europa e l’Africa. Per la Cina, la Belt and Road, che tradotto significa “Una cintura, una via”, sarebbe dovuta divenire la nuova “Via della Seta”, un modo per collegare i tre continenti non soltanto a livello strutturale ma anche commerciale. «Non anneghiamo i nostri partner in un mare di debiti – ha aggiunto a riguardo Pence – non usiamo coercizione, corruzione o compromettiamo la vostra indipendenza. Non offriamo cinture che stritolano o una via a senso unico».
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