Turiste scandinave stuprate e decapitate da Isis/ Marocco ultime notizie, aguzzini pronti a compiere attentati
Turiste scandinave uccise da Isis in Marocco, i quattro sospettati pronti a compiere attentati: le loro parole in un secondo video

Sono quattro gli uomini arrestati e sospettati di essere gli aguzzini delle due turiste scandinave, stuprate e decapitate come mostrato in un video choc diffuso nelle passate ore e che hanno fatto molto scalpore. La pista del terrorismo sembra trovare conferma poichè il barbaro duplice omicidio sembrerebbe portare proprio la firma dell’Isis. Dopo la diffusione del macabro filmato, spiega Il Gazzettino, oggi ne è spuntato un secondo diffuso su Twitter dall’islamologo francese Ramoin Caillet. I quattro sospettati dell’atroce delitto, uno arrestato tre giorni fa e gli altri tre fermati solo oggi, si dicono pronti a rispondere alla chiamata dell’Isis ma soprattutto sono prontissimi a commettere attentati. Nel filmato in questione, sullo sfondo è presente la classica bandiera nera dello Stato islamico. Uno dei sospettati, nonché il presunto portavoce del gruppo, ha asserito di aver sempre sostenuto i combattenti nei campi di battaglia, “e dunque non potevamo astenerci”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ASSASSINI SONO SALAFITI E CON PRECEDENTI PER TERRORISMO
Col passare delle ore, mentre cresce l’indignazione nel mondo occidentale e da parte delle autorità politiche dei due Paesi a cui appartenevano le due turiste scandinave violentate e decapitate in Marocco, emergono nuovi dettagli in merito ai responsabili del barbaro gesto rivendicato dal califfato islamico dell’ISIS. La polizia marocchina ha infatti rese note le identità dei tre dei quattro uomini arrestati, tutti appartenenti a una organizzazione di stampo salafita e di cui aveva addirittura già dei precedenti penali per atti legati all’estremismo terrorista. Nulla ancora si sa invece del quarto uomo, fermato dalle autorità locali in quel di Marrakech e che rende al momento ancora incerta la precisa attribuzione dell’orrendo gesto, in modo da capire se questa piccola “cellula” agisse autonomamente o per conto di alcune organizzazioni che da tempo esistono nel Paese nordafricano (agg. di R. G. Flore)
LE RAGAZZE SCANDINAVE VIOLENTATE E DECAPITATE
Ha il cuore a pezzi e la speranza che quello che sia accaduto alla sua ex fidanzata sia solo un brutto incubo. Ma è tutto purtroppo reale: Louisa Vesterager Jespersen è una delle due turiste scandinave violentate e uccise in Marocco dall’Isis. All’ex fidanzato Glen Martin non resta che provare a mettere nero su bianco tutto il suo dolore. Lo ha fatto in una lettera pubblicata su Facebook che in poche ore è diventata virale. «Vedevi la bellezza in ogni dettaglio. Louisa, sono stato così fortunato ad essere stato il tuo ragazzo per due anni». Ne ha tessuto le lodi, ha parlato dei suoi pregi («divertente, piena di energia, fascio di gioia, inclusiva, premurosa») e dei suoi difetti («distratta, lenta e goffa»), ma anche della fine della loro storia. «Ci siamo divisi come migliori amici con le lacrime agli occhi perché ci eravamo resi conto che non ci amavamo più. Eravamo molto dispiaciuti, ma abbiamo deciso che era così». Poi ha parlato di quello che è successo alla 24enne in Marocco. «Mi spezza il cuore al pensiero che qualcuno ti abbia fatto del male».
TURISTE UCCISE IN MAROCCO, LETTERA DELL’EX A LOUISA
«La tua vita potrà anche non essere stata lunga, ma è stata ricca di esperienze». Prosegue così la lettera dell’ex fidanzato di Louisa Vesterager Jespersen. Parla della determinazione e della passione per i viaggi della 24enne danese: «Hai viaggiato in tutto il mondo e non ti sei mai fatta fermare dai pericoli». Ora però la 24enne non c’è più: «Avrei sempre un posto speciale nel mio cuore, per il resto della mia vita, spero, lunga. Per farti spazio nel mio cuore, dovevo però darti una parte del mio. Quindi una parte di me è morta lunedì mattina, ma significa anche che una parte di me è con te ovunque tu sia ora. Non importa quanto tu sia sola, sarò lì con te e tu con me». Poi un ultimo augurio: «Buona fortuna nel tuo viaggio più lontano, ovunque ti porti. Non ti dico addio, sarà una riunione tra amici». Ma Glen Martin ha voluto chiudere la sua lettera anche con una richiesta a chi resta. «Darei qualsiasi cosa per dire a Louisa un’ultima volta che era una bellissima persona e quanto lei valesse per me. Mi piacerebbe dunque che anche voi lasciate un commento, un video, una foto per dirglielo».
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