Le proteste contro il governo di sinistra rumeno che hanno provocato scontri tra migliaia di manifestanti e forze dell’ordine, con un bilancio di 450 feriti, sono destinate a proseguire. Dopo che oltre 100mila persone hanno occupato le strade di Bucarest, per questa sera è stata indetta una nuova manifestazione oltre che nella capitale della Romania anche nelle principali città del Paese. Le previsioni, dopo gli episodi di repressione di ieri, sono di una presenza ancora più massiccia da parte del popolo rumeno, che al governo socialdemocratico al potere imputa la volontà di indebolire il potere della magistratura e di non combattere la corruzione dilagante nel Paese. Come riferito dall’Ansa, nel condannare gli episodi di violenza, il Presidente della Repubblica Iohannis ha dichiarato:”In una democrazia autentica è diritto di ognuno protestare, ma la violenza è inaccettabile a prescindere dalle opinioni politiche”. (agg. di Dario D’Angelo)
CRISI ISTITUZIONALE IN ROMANIA
Sono più di 450 le persone ferite a Bucarest nelle proteste contro il governo di sinistra e contro la corruzione. Lo fanno sapere le forze dell’ordine, secondo cui sono invece una trentina le persone fermate ieri sera. Il leader del centrodestra Klaus Iohannis ha giudicato «brutale e sproporzionato» l’intervento della polizia e chiesto alla procura di aprire un’inchiesta. Fonti ospedaliere, citate da Rainews, precisano che la maggioranza dei feriti è stata curata per aver inalato gas lacrimogeni, mentre altri hanno riportato contusioni. Negli scorsi mesi si è più volte scontrato con Dancila, ex parlamentare europea delfina del capo del partito Liviu Dragnea, implicato in diversi procedimenti giudiziari e per questo impossibilitato a candidarsi. Un braccio di ferro istituzionale che di settimana in settimana acuisce lo scontro tra i due poteri. La protesta affonda le sue radici a metà maggio, quando il ministro della Giustizia Tudorel Toader licenziò la procuratrice anticorruzione Kovesi, considerata un simbolo della lotta contro questo tipo di illecito, peraltro più volte elogiata dall’Unione Europea per il suo lavoro. (agg. di Silvana Palazzo)
PIÙ DI 30 LE PERSONE ARRESTATE
Sarebbero più di 30 le persone fermate dalle forze di sicurezza di Bucarest a seguito delle manifestazioni che si sono tenute la scorsa sera nella capitale rumena per protestare contro il Governo. L’Agenzia Nova cita quanto riferito dal portavoce delle autorità rumene all’agenzia di stampa russa Sputnik. Sarebbero anche state aperte otto indagini penali. Le persone che sono rimaste ferite a seguito degli scontri sarebbero circa 450, tra cui 35 agenti di sicurezza. Confermato l’utilizzo di gas lacrimogeni e idranti per cercare di disperdere in manifestanti, mentre il ministro dell’Interno ha fatto sapere che si sta indagando su alcune persone che hanno attaccato un agente di polizia durante le proteste. Resta da capire se le piazze di Bucarest torneranno a essere teatri di manifestazioni e scontri o se invece quella dell’altra sera potrà essere considerato un “incidente. (aggiornamento di Bruno Zampetti)
BUCAREST, OLTRE 440 FERITI
Sono ore di estrema tensione in Romania, dove decine di migliaia di persone sono scese in strada a Bucarest e in molte altre città per protestare contro il governo socialdemocratico accusato di corruzione: si parla di 50-80 mila manifestanti. Diversi gli scontri tra i partecipanti ai cortei e le forze dell’ordine, con i primi che hanno cercato di abbattere il blocco della polizia di fronte ai palazzi governativi subendo una dura repressione, anche con utilizzo di gas lacrimogeni, che ha portato ad un bilancio provvisorio di 440 feriti. Come riportato da La Stampa, tra i motivi delle proteste, tra le altre cose, il tentativo delle autorità – secondo i critici – di indebolire il potere della magistratura e di non combattere la corruzione dilagante nel Paese. Alla manifestazione hanno partecipato anche molti espatriati tornati appositamente per prendere parte alla protesta(agg. di Dario D’Angelo)
LE PROTESTE IN ROMANIA
Violenti scontri si sono verificati nelle scorse ore in Romania, precisamente a Bucarest. Come riferito da La Repubblica, almeno 440 persone sono rimaste ferite, tutte bisognose di cure mediche, dopo essere entrate in contatto con gli agenti in tenuta anti-sommossa: 65 le persone ricoverate, e fra questi anche 9 poliziotti. La gente è scesa in piazza per rendere pubblico il proprio dissenso nei confronti della diffusa corruzione presente nel paese. Numerose le reazioni negative dopo gli scontri, a cominciare dal presidente Klaus Iohannis, che ha parlato di «brutale intervento della polizia».
SCONTRI FRA MANIFESTANTI E POLIZIA
Fra i feriti non vi sono persone in gravi condizioni; la maggior parte ha subito delle lesioni superficiali alla testa, mentre molti si sono rivolti alle strutture ospedaliere a seguito dei lanci di gas lacrimogeni da parte delle forze dell’ordine. L’appello ai manifestanti è stato lanciato dalle forze di opposizione, e sono state diverse migliaia le persone che si sono ritrovate nella piazza antistante il palazzo del governo di Bucarest. Fra questi vi erano anche molti manifestanti provenienti da altri paesi dell’Europa. La polizia ha cercato di contenere la folla con i cannoni ad acqua, e i manifestanti hanno replicato con lanci di pietre, bottiglie e fumogeni. C’è il forte sospetto che gruppi di hooligan si siano infiltrati fra i manifestanti.