«C’è molto che ancora non sappiamo», così ha parlato il ceo di Facebook, Mark Zuckerberg circa l’inchiesta che ha portato alla chiusura di 652 pagine e account di disinformazione che diffondevano appunto notizie fuorvianti per provare a contrastare la politica in particolare di Stati Uniti, Regno Unito e Medio Oriente. In totale, come spiegato in precedenza, sono state portate alla luce quattro differenti campagne di fake news, fra cui la seconda riguardante 12 pagine e 66 diversi account Fb, oltre che 9 account Instagram. Account che si presentavano come semplici profili di giornali o siti di news, ma che venivano poi utilizzati per attacchi informatici. Si sa invece poco circa la quarta campagna, che sarebbe legata all’intelligence militare russa, senza alcun legame però con le altre tre campagne, iniziate invece dall’Iran. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
GIA’ UN MESE FA…
Pugno duro di Facebook che ha deciso di intervenire per chiudere 652 pagine e account falsi, che diffondevano disinformazione nei confronti di Stati Uniti, Regno Unito e Medio Oriente, per scopi politici. Il social network di Mark Zuckerberg punta a combattere la falsa propaganda e le fake news, ed ha utilizzato la mano pesante, bloccando numerose iniziative messe in atto soprattutto dal gruppo iraniano Liberty Front Press. Qualcosa di simile era già stato effettuato da Facebook circa un mese fa, dopo che il social network aveva deciso di cancellare 32 pagine e account, il cui obiettivo era quello di influenzare le elezioni di midtermdegli Stati Uniti, in programma il prossimo 6 di novembre. Già nel 2016, inoltre, Facebook aveva rivelato di essere stato utilizzato per diffondere in maniera importante, messaggi su temi come la discriminazione razziale, il controllo delle armi e l’ambiente, riporta il Post. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
FACEBOOK CHIUDE 652 PAGINE E ACCOUNT FALSI
Numerosi pagine e account falsi sono stati chiusi da Facebook nelle scorse ore. Nel dettaglio, fa sapere il noto social network, ben 652 fra pagine e profili fake sono stati cancellati per via dei legami con la Russia e l’Iran, con l’obiettivo di creare disinformazione nei confronti di Stati Uniti, Regno Unito, Medio Oriente e America Latina. Come fa sapere Facebook, dall’indagine portata avanti dalla FireEye, società di sicurezza informatica, si è scoperto che vi erano in atto quattro campagne di disinformazione, di cui tre originate in Iran, e la prima coinvolgeva ben 74 pagine, 70 account, e tre gruppi, oltre che 76 account Instagram. Obiettivo di tale campagna, «promuovere gli interessi politici iraniani, inclusi i temi anti-sauditi, anti-israeliani e pro-palestinesi, così come promuovere il sostegno per alcune politiche statunitensi favorevoli all’Iran, come l’accordo nucleare Stati Uniti-Iran».
LE PAROLE DEL NUMERO UNO DI MICROSOFT
Notevole in particolare la terza campagna, visto che riguardava ben 168 pagine (di cui una da sola conteneva più di 800mila persone), 140 account Facebook, e 31 Instagram. Anche in questo caso, venivano pubblicati contenuti contro Stati Uniti, Regno Unito e una parte del Medio Oriente. Un annuncio che arriva a poche ore di distanza da quanto spiegato dal presidente di Microsoft, Brad Smith, circa i continui attacchi hacker nei confronti delle democrazie di tutto il mondo. I social si confermano come il mezzo principale per fare propaganda politica in tutto il mondo.