I genitori si fideranno ancora, dopo lo scandalo dei circa 300 sacerdoti accusati di abusi sui minori in Pennsylvania, a mandare i propri figli all’oratorio o nelle scuole cattoliche? E’ quello che si chiede in un approfondito articolo pubblicato dal sito della Cnn la giornalista Michelle Krupp, che ha intervistato anche alcuni di questi genitori. Ad esempio Susan Reynolds, assistente docente di studi cattolici alla Emory University di Atlanta, e madre di famiglia: “Al momento no, non mi fido più” dice. Genitori che non solo si pongono dubbi sulla loro fede, ma anche sulla sicurezza dei propri figli o anche se crescere i figli nella Chiesa cattolica significhi complicità con un sistema di abusi durato per decenni e protetto dalla Chiesa stessa e che nessuno sa se sia finito o meno. Il silenzio o le scuse preconfezionate da parte dei vertici, dice ancora la giornalista, hanno solo esasperato gli animi dei genitori senza dare loro indicazioni su come procedere.
PEDOFILIA, IN USA GENITORI NON SI FIDANO A MANDARE FIGLI IN CHIESA
Per Tim Reidy, un architetto di Pittsburgh, con due figli di 5 e 2 anni che vanno regolarmente al catechismo, quelli come lui si chiedono se sia ancora il caso di donare soldi alla Chiesa, se mandarli alle scuole cattoliche e cose del genere: “Queste sono le domande che si fanno tutti ma se i nostri pastori non nominano il problema che ha portato a queste domande in pubblico, come si possono aspettare che noi genitori non abbandoniamo la Chiesa?”. Secondo uno studio reso pubblico nel 2016 un terzo dei cattolici americani ha lasciato la Chiesa proprio in seguito agli scandali di abusi su minori da parte di preti e sacerdoti. Coloro i quali invece sono stati vittime di questi abusi non hanno mai mandato i propri figli presso istituzioni cattoliche. Sharon Tell, che ha subito abusi da parte di un prete sin da quando aveva 12 anni anni per ben 20 anni, dice che non ha mai portato i figli a Messa. Sull’argomento, ancora Tim Reidy, si dichiara pronto nonostante tutto a restare nella Chiesa e a battersi per cambiarla in quanto, dice, “la Chiesa è l’estensione della nostra famiglia”: “La Chiesa sta sanguinando per una ferita profonda, ha bisogno di aiuto, e questo aiuto deve venire da noi fedeli”.