Clima di alta tensione tra Arabia Saudita e Canada, la situazione è seriamente delicata. Ieri Riad ha deciso di espellere l’ambasciatore del Canada in seguito alle dichiarazioni del ministero degli Esteri di Ottawa, reo di aver “interferito” negli affari interni sauditi. E pochi minuti fa è giunto un aggiornamento dai colleghi della CNN: l’Arabia Saudita ha sospeso tutti i voli da e per Toronto in programma dalla prossima settimana. Chrystia Freeland, ministro degli esteri canadese, ha replicato poche ore fa: “Il Canada sarà sempre a difesa dei diritti umani, inclusi i diritti delle donne e della libertà di espressione in tutto il mondo”. Ieri è giunta inoltre la notizia della sospensione dei rapporti economici e degli investimenti previsti dai sauditi, ma la CNN sottolinea che non è ancora chiaro come impatterà. Attesi aggiornamenti, è scontro a distanza… (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
A RISCHIO PROGRAMMI SCAMBIO CULTURALE
Nonostante fonti del Ministero degli Esteri del Canada si siano dette “preoccupate” per via di una possibile escalation nel peggioramento dei rapporti con l’Arabia Saudita, pare che la reazione dei reali sauditi alle critiche arrivate da Ottawa a proposito depressione di alcuni militanti a favore dei diritti dell’uomo non si fermerà all’espulsione dell’ambasciatore dello Stato nordamericano. Infatti, da Riad giunge notizia del fatto che presto il governo locale potrebbe mettere in atto, come rivalsa, anche un “piano urgente” che non solo sospenderà le relazioni diplomatiche con l’esecutivo guidato da Justin Trudeau ma interromperà anche tutti i programmi scolastici che coinvolgono degli studenti canadesi. Secondo una emittente araba, inoltre, questo piano prevedrebbe anche il ricollocamento degli studenti sauditi in Canada in altri Paesi: un segnale importante, dal momento che in Nord America sono oltre 8000 i ragazzi arabi che sono impegnati in programmi di studio e di scambi culturali. (agg. di R. G. Flore)
OTTAWA, “SIAMO PREOCCUPATI”
Già in passato il Primo Ministro Justin Trudeau aveva espresso le sue perplessità e le preoccupazioni a proposito della politica estera condotta dall’Arabia Saudita e ora l’espulsione dell’ambasciatore del Canada potrebbe rappresentare un punto di non ritorno nei rapporti tra i due Paesi che, già nelle ultime ore, hanno subito un deciso “raffreddamento”. Infatti, anche se ancora non c’è stata una reazione ufficiale da parte delle autorità di Ottawa, c’è comunque la richiesta di “maggiori chiarimenti sulla vicenda” che ha sorpreso tutti, e fonti vicine al Primo Ministro parlano di un Governo “seriamente preoccupato” per quelli che potrebbero essere i risvolti politici del caso. “Il Canada si batterà sempre per la protezione dei diritti umani, compresi quelli delle donne” ha detto la portavoce del Ministero degli Esteri, Marie-Pier Baril a proposito dell’arresto degli attivisti anti-governativi nel Paese arabo. (agg. di R. G. Flore)
CONGELATI I RAPPORTI TRA I DUE PAESI
Nervi tesi tra Arabia Saudita e Canada. Le dichiarazioni del ministero degli esteri di Ottawa circa l’arresto delle attiviste saudite ha scatenato la reazione di Riad, che ha espulso l’ambasciatore del Paese centroamericano. Oltre a Samar Badawi, coinvolta nella vicenda anche Nassima al-Sada: anche lei è stata arrestata all’inizio della scorsa settimana, dopo essere state ripetutamente prese di mira per le loro denunce sull’abuso dei diritti umani. Al Sada negli ultimi anni è stata protagonista della battaglia per i diritti civili e politici, in particolare per le donne e per la minoranza sciita. Bandita dalle elezioni municipali tre anni fa, ha fatto una campagna per il diritto delle donne di guidare, norma attuata recentemente dal Principe ereditario Mohammad bin Salman. Samar Badawi, invece, è la sorella del blogger incarcerato Raif ed è già stata ammanettata due anni fa per motivazioni simili. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ESPULSO AMBASCIATORE CANADESE DA RIAD
Arabia Saudita espelle ambasciatore del Canada, clima di alta tensione tra Riad e Ottawa. La notizia è riportata dai colleghi della Bbc, che spiegano che il Paese asiatico ha inoltre congelato gli investimenti e gli scambi commerciali con lo Stato del primo ministro Justin Trudeau. E c’è una spiegazione ben precisa che si cela dietro la bufera: la rottura dei rapporti diplomatici è stata causata dalle dichiarazioni del ministero degli Esteri canadese dello scorso venerdì, con il dicastero che si è detto “preoccupato” per gli arresti di numerosi attivisti per i diritti umani. Uno degli arresti più chiacchierati è stato quello di Samar Badawi, nota per le sue posizioni ostili nei confronti di Riad. I colleghi sauditi hanno definito le dichiarazioni di Ottawa un “attacco al regno”, sottolineando che “non sarà accettata alcuna forma di interferenza”.
ARABIA SAUDITA-CANADA, ALTA TENSIONE
Il ministero degli Esteri del Canada aveva richiesto l’immediato rilascio degli attivisti per i diritti umani arrestati dai militari sauditi. Lynn Maalouf, direttore di ricerca in Medio Oriente di Amnesty International ha commentato: “Questo livello senza precedenti di persecuzione dei difensori dei diritti umani in Arabia Saudita è un segnale inquietante del fatto che la repressione è lungi dall’essere conclusa”, riporta Repubblica, sottolineando che “la nuova leadership dell’Arabia Saudita sotto il Principe ereditario Mohammad bin Salman ha eliminato ogni spazio per la difesa della libertà”. Oltre all’espulsione dell’ambasciatore canadese, l’Arabia Saudita ha deciso di richiamare nel Paese il suo ambasciatore presente ad Ottawa. La conferma arriva direttamente dal ministero degli Esteri saudita, che ha ribadito che l’azione canadese è stata interpretata come una “aperta e sfacciata interferenza” nei suoi affari interni.