E’ stato il ventiquattrenne Stephen-Alan Nicholson, badante della madre, ad uccidere la tredicenne Lucy McHugh: l’uomo ha prima stuprato e poi ammazzato a coltellate la teenager, il cui corpo è stato rinvenuto in un bosco. L’accusato è apparso in Tribunale e si è rifiutato di fornire la sua password di Facebook al giudice, con i detective che sono alla ricerca delle conversazioni intrattenute con la ragazza morta sui social network. Centinaia di ragazzi della ex scuola di Lucy hanno lanciato in aria dei palloncini in suo ricordo ed è stata avviata una raccolta fondi per pagare le spese del funerale, in programma domani martedì 7 agosto 2018. Gli studenti della Redbridge Community School si sono riuniti in un parco a circa 200 metri dall’abitazione della ragazza per renderle omaggio, sottolineano i colleghi dell’Independent. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
UCCISA BRUTALMENTE LUCY MCHUGH
Gran Bretagna sotto choc per l’omicidio di una tredicenne. La vittima si chiama Lucy McHugh ed è stata stuprata e uccisa dal badante della madre. Il giovane di 24 anni, Stephen Nicholson, è stato arrestato con l’accusa di aver stuprato e ucciso la ragazzina, e di aver provato a occultare il cadavere nei boschi. Pare che la ragazza avesse una relazione con il ragazzo di Southampton, nel Regno Unito. Nessuno però era a conoscenza del loro rapporto. L’adolescente da qualche mese aveva aggiornato il suo stato su Facebook con “impegnato” ma senza specificare con chi. Due giorni fa la ragazza era uscita per andare a trovare una sua amica, ma non è più tornata a casa, e allora i suoi familiari hanno allertato la polizia che ha subito avviato le indagini. Il giorno dopo, come riportato dal Messaggero, il corpo della tredicenne è stato trovato da un giovane che con i cani stava passeggiando nel bosco.
REGNO UNITO, STUPRATA E UCCISA DAL BADANTE DELLA MADRE
Lucy è stata uccisa da diverse coltellate, ma non è ancora stata trovata l’arma del delitto. Per la polizia il responsabile della sua morte sarebbe stato il ragazzo che per alcuni mesi aveva lavorato da loro in casa, dove aveva anche allestito una stanza per fare tatuaggi. «La polizia è arrivata e lo ha arrestato», ha raccontato un vicino di casa della famiglia al Times. La famiglia è sconvolta per l’accaduto, e così gli amici che ricordano Lucy come una ragazza solare e sempre sorridente. Le autorità, come riportato anche dal Mirror, stanno comunque provando a ricostruire le ultime ore di vita della ragazza per ricostruire la dinamica dell’omicidio e chiarire il movente. Intanto la famiglia di Lucy ha invitato alla calma: «Minacciare qualcuno non porterà indietro il mio angelo», ha scritto la mamma, Stacey White, sui social. Il presunto killer è stato rilasciato su cauzione, con l’obbligo di non entrare nella zona di Southampton.