E’ ancora ricoverato in gravi condizioni Piotr Verzilov, attivista russo e marito di una delle componenti del gruppo anti-Putin ‘Pussy Riot’. La moglie, Nadia Tolokonnikova, su Twitter, lancia un’accusa e parla di avvelenamento. Piotr Verzilov, insieme alla moglie, durante i Mondiali di calcio in Russia, fece irruzione in campo nel corso della finale. Maria Alyokhina, altra componente del gruppo ‘Pussy Riot’, contattata dalla Tass, avrebbe rivelato che ai parenti, finora, sarebbe stato proibito di far visita a Piotr Verzilov. Quest’ultimo, secondo le ultime notizie che arrivano dalla Russia, avrebbe perso la vista e la capacità di parlare. Al momento, tuttavia, non si conoscono ancora le cause del malore di Verzilov che si sarebbe sentito male mentre era a casa sua. La moglie, però, è convinta che sia stato avvelenato. Nelle prossime ore potrebbero esserci importanti novità sul caso (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
PIOTR VERZILOV, GRAVE IN OSPEDALE
Piotr Verzilov, il marito di una Pussy Riot grave in ospedale: sospetto avvelenamento per il compagno di Nadia Tolokonnikova. Secondo quanto riportato dalla stampa russa, attualmente l’attivista anti Vladimir Putin è ricoverato in gravi condizioni nel reparto di tossicologia dell’ospedale di Mosca. La moglie ha scritto su Twitter tramite il profilo della band: “Il nostro amico, fratello, Piotr Verzilov è in rianimazione. La sua vita è in pericolo. Pensiamo che sia stato avvelenato”. Editore e fondatore di Mediazon, Piotr Verzilov è stato ricoverato la sera dell’11 settembre 2018 all’ospedale Bakhurshini di Sokolniki: l’uomo ha iniziato a perdere la vista, per poi non riuscire più a parlare. Il malore ha avuto luogo nella sua abitazione, dopo un processo amministrativo a carico di un’altra componente della band, Veronika Nikulshina.
PIOTR VERZILOV, SOSPETTO AVVELENAMENTO
E c’è di più: raggiunta dai microfoni dell’agenzia di stampa Tass, Maria Alyokhina ha sottolineato che ai parenti dell’uomo sarebbe stato impedito di vederlo. L’ospedale di Mosca per il momento non ha rilasciato informazioni ufficiali sulle condizioni di Verzilov o sulla possibile diagnosi di avvelenamento, ma la band continua a sottolineare che si tratti della spiegazione più plausibile. Ricordiamo che le Pussy Riot nel corso degli ultimi anni hanno dato luogo a episodi dal grande clamore mediatico, con manifestazioni di dissenso vibranti: nel 2012 le tre fondatrici vennero condannate a due anni di reclusione per una manifestazione Mosca e, appena due mesi fa, furono protagoniste di una invasione di campo nel corso della finale della Coppa del Mondo tra Francia e Croazia. Presente con loro Verzilov, condannato a quindici giorni di carcere per l’accaduto.
Our friend, brother, comrade Petr Verzilov is in reanimation. His life is in danger. We think that he was poisoned. https://t.co/BYVl4rir1a
— ?????????? ???????? (@pussyrrriot) 12 settembre 2018