L’aereo è stato abbattuto e i militari, 15, sono morti tutti sul colpo: ma di altri elementi certi, al momento, non se ne hanno neanche a 24 ore dalla tragedia nei cieli siriani. Putin ha accusato Israele di aver tradito l’alleanza con Mosca “sfruttando” il velivolo russo come schermo durante l’attacco alla contraerea di Damasco (che comunque resta materialmente chi ha lanciato i missili per abbattere quel jet); di contro, Tel Aviv prova a difendersi rivelando una versione totalmente diversa da quella emessa dalle forze di Assad e dalle accuse della Russia. «Israele esprime profondo dolore per l’incidente e la perdita dei 14 membri a bordo del velivolo, ma i veri responsabili sono il regime di Bashar Al Assad, l’Iran ed il gruppo militante libanese Hezbollah. Secondo l’indagine preliminare dell’aeronautica israeliana, l’aereo russo non si trovava nell’area delle operazioni: quando è stato colpito tutti i gli F-16 che hanno preso parte all’operazione erano già nel già all’interno dello spazio aereo israeliano»; non solo, se il ministro della Difesa russo sostiene che quell’aereo fosse in missione di ricognizione nella zona di Idlib, le forze armate israeliane rilanciano «Le batterie antiaeree siriane hanno sparato indiscriminatamente e da quello che abbiamo capito non si sono preoccupati di assicurarsi che nessun aereo russo fosse nell’aria». (agg. di Niccolò Magnani)
PESKOV: “ATTO PROVOCATORIO”
Riguardo l’abbattimento dell’aereo russo in Siria con 14 militari a bordo, la Russia sembra ben poco intenzionata a fare passi indietro, come spiegato anche dal portavoce del Ministero della Difesa, Dmitry Peskov: “Posso solo esprimere la profonda preoccupazione del Cremlino“, ha spiegato, “e rimando alla completa valutazione dell’incidente da parte del ministero della difesa. La situazione viene analizzata. I primicommenti sono stati fatti dal ministero della difesa. La valutazione è inequivoca e le azioni sono descritte come provocatorie. Non c’è bisogno di aggiungere niente per chiarire la dichiarazione del nostro ministero della difesa. Il resto arriverà in seguito. I fatti dicono che gli aerei militari israeliani hanno usato l’aereo russo come copertura, esponendolo ai colpi della difesa aerea siriana e queste azioni provocatorie di Israele come ostili: 15 soldati russi sono stati uccisi. Un fatto che non si accorda minimamente con lo spirito della partnership russo israeliana. Ci riserviamo il diritto a una risposta proporzionata.” (agg. di Fabio Belli)
PUTIN: “LA NOSTRA RISPOSTA”
In merito alla vicenda si è espresso Vladimir Putin che ha sottolineato anche quali sono i propositi per le prossime ore. Sulla versione online de Il Messaggero possiamo leggere le sue parole: “Per quanto riguarda le azioni che adotteremo noi in risposta saranno dirette prima di tutto e soprattutto per garantire una maggiore sicurezza a tutto il nostro personale militare“. Rispetto ad altri però la posizione del Presidente della Federazione Russa è molto meno complottistica di altri. Ha sottolineato: “Mi appare come un risultato di una catena di tragiche circostanze perché un aereo israeliano non ha sparato contro uno dei nostri”. Vedremo se nelle prossime ore Putin confermerà queste sue impressioni con dei fatti certi che vadano a chiarire in maniera più dettagliata un momento francamente di grande confusione. (agg. di Matteo Fantozzi)
MOSCA CONVOCA L’AMBASCIATORE
Esprimono “tristezza” le forze armate israeliane per l’abbattimento involontario dell’aereo militare russo con a bordo 14 persone. Israele ha puntato il dito nei confronti del presidente siriano Bashar al Assad, tra l’altro, un alleato di Mosca: «Israele esprime tristezza per la morte dei membri dell’equipaggio dell’aereo russo – si legge in un comunicato ufficiale diffuso dalle forze armate israeliane – che è stato abbattuto nella notte a causa del fuoco anti-aereo siriano. Israele considera il regime di Assad, i cui militari hanno abbattuto l’aereo russo, pienamente responsabile per l’incidente. Israele inoltre considera l’Iran e l’organizzazione terroristica Hezbollah responsabili per questo disdicevole incidente». Mosca ritiene che sia Israele il responsabile di quanto accaduto, ed è stato convocato l’ambasciatore israeliano in Russia per avere spiegazioni in merito a quanto accaduto. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LA VERSIONE DI ISRAELE
Dopo le accuse di Mosca sull’abbattimento dell’aereo russo Ilyushin Il-20 abbattuto per errore dalla contraerea siriana ecco arrivare l’attesa replica di Israele, che nega ogni responsabilità nell’incidente che ha portato alla morte di 15 militari. Come riportato da Sputnik, il sito di news controllato dal Cremlino, l’esercito israeliano in una dichiarazione ha individuato in “Damasco, Iran e Hezbollah i responsabili dell’accaduto”. Israele nega di non aver informato per tempo la Russia del raid condotto sulle strutture militari siriane. Lo Stato Ebraico, in lutto per l’incidente occorso al jet russo, ha fatto sapere che “esiste un sistema di prevenzione dei conflitti tra le Forze di difesa israeliane e l’esercito russo che è stato concordato dai leader dei paesi, e si è dimostrato utile molte volte negli ultimi anni: Abbiamo usato questo sistema oggi”. (agg. di Dario D’Angelo)
MOSCA CONVOCA AMBASCIATORE ISRAELIANO
«A seguito dei fatti accaduti, l’ambasciatore israeliano è stato convocato al ministero degli Esteri», spiegano i diplomatici del Cremlino dopo il caso dell’abbattimento del jet russo. Non solo, il Ministero della Difesa ha aggiunto che questa notte «caccia israeliani F-16 hanno attaccato infrastrutture a Latakia e contemporaneamente la fregata francese “Auvergne” ha sparato razzi contro il territorio siriano». L’accusa di Putin è diretta contro Tel Aviv anche, se non soprattutto, per non aver avvertito con buon anticipo la Russia circa l’operazione prevista contro obiettivi siriani. «L’avvertimento è arrivato un minuto prima dell’inizio dell’attacco, cosa che non ha lasciato il tempo per spostare l’aereo russo in un’area sicura», si legge nella nota del Ministero al Cremlino. (agg. di Niccolò Magnani)
MOSCA: “DURE AZIONI CONTRO ISRAELE”
Il casus belli dopo l’accordo di ieri: a voler pensare male si potrebbe dire che ad Assad qualcosa non convince della operazione che ha portato Putin ed Erdogan a costituire un’area “cuscinetto” smilitarizzata larga 15-25 chilometri (entro metà ottobre) per evitare le nuove offensive su Idlib, l’ultima roccaforte siriana in mano ai ribelli anti-Assad. L’accordo di Sochi siglato ieri da Turchia, Siria e Russia era stato salutato come un grande evento che avrebbe potuto evitare da un lato l’ingresso degli Usa nelle questioni mediorientali e dall’altro avrebbe potuto evitare nuovi spargimenti di sangue. Oggi però l’errore della contraerea siriana mette tutto di nuovo in bilico, sebbene il Cremlino abbia subito accusato Israele di essersi approfittato della situazione “schermandosi” dietro il jet russo poi abbattuto da Damasco. Dopo quanto avvenuto stamattina, il portavoce di Putin ha precisato che d’ora in poi «Mosca si riserva il diritto di prendere appropriate misure in risposta». (agg. di Niccolò Magnani)
PUTIN, “ISRAELE IRRESPONSABILE”
La reazione di Mosca è durissima e se la prende sì con la contraerea siriana per l’errore tragico, ma imputa comunque la responsabilità dell’intera operazione ad Israele che stava attaccando con missili l’esercito di Damasco. Il ministero della Difesa di Putin accusa gli F-16 israeliani di essersi «fatti scudo con il velivolo russo cheper», e questo poi è stato centrato dai missili di Damasco. Non solo, secondo il generale fidato di Putin – Igor Konashenkov – «È impossibile che l’aereo, quando ha iniziato l’atterraggio da un’altitudine di cinque mila metri, sia passato inosservato ai piloti dell’F-16 e dei controllori israeliani, che tuttavia hanno dato via intenzionalmente a questa provocazione». Secondo il Cremlino, l’atto della difesa israeliana è irresponsabile e ha comportato la morte di 15 soldati russi, il che «non risponde affatto allo spirito di cooperazione tra Russia ed Israele». (agg. di Niccolò Magnani)
14 MILITARI UCCISI PER ERRORE
Ad abbattere il jet russo scomparso la notte scorsa è stato il “fuoco amico”. Come riportato dalla Cnn, che cita come fonte un ufficiale americano protetto dall’anonimato, l’aereo militare russo è stato abbattuto per errore dalla contraerea siriana mentre sorvolava il Mediterraneo. La stessa fonte Usa sostiene che in quel momento Damasco si stava difendendo dall’attacco israeliano. Oltre al danno, però, c’è anche una beffa: il velivolo è stato infatti abbattuto da un sistema di difesa anti-aerea venduto ai siriani proprio dai russi diversi anni fa. In un primo momento si era ipotizzato che ad abbattere il jet fossero stati proprio gli israeliani impegnati nel raid o in alternativa i missili lanciati da una fregata francese. A bordo dell’aereo, fa sapere il ministero della Difesa di Mosca, vi erano 14 militari. (agg. di Dario D’Angelo)
JET RUSSO SCOMPARSO TRA I CIELI DEL MEDITERRANEO
E’ scomparso un aereo militare russo sopra i cieli del Mediterraneo. Come riferito dal quotidiano Il Messaggero, citando il ministro della difesa di Mosca, un Ilyushin Il-20, un quadrimotore di derivazione Unione Sovietica, ha fatto perdere i contatti mentre sorvolava il mar mediterraneo, facendo ritorno verso la base russa di Khmeimim. E’ probabile che il jet russo con a bordo 14 militari sia stato abbattuto erroneamente dagli israeliani: al momento della sparizione erano infatti in volo quattro caccia F-16 dell’esercito di Israele, che stavano attaccando obiettivi siriani dislocati presso la provincia di Latakia.
NON E’ DA ESCLUDERE L’ERRERE DI UNA FREGATA FRANCESE
La seconda ipotesi, è che a colpire e ad abbattere l’Il-20 sia stata una nave francese: «Allo stesso tempo – riporta il ministero – i radar russi hanno registrato lanci di missili dalla fregata francese Auvergne, che era in quella zona». La scomparsa dell’aereo è avvenuta attorno alle ore 23:00 di Mosca, quando in Italia erano le 22:00 del 17 settembre 2018. L’aereo si trovava a circa 35 chilometri di distanza dalla costa siriana, e il comando della base aerea russa di Khmeimim ha in corso un’operazione di ricerca e di soccorso.