Grande festa, ieri, per la Corea del Nord in occasione dei 70 anni dalla fondazione del Paese. Una data così importante non poteva che essere celebrata con una parata di grandi dimensioni ma che ha stupito il mondo intero per l’assenza di missili balistici da sfoggiare. Certamente meno militarizzata rispetto a quella degli anni precedenti, la parata si è svolta all’insegna della sobrietà ribadendo la linea di pace adottata dal giovane Kim Jong-un che ha assistito da un balcone insieme a Li Zhanshu, un rappresentante del governo cinese senza intervenire con alcun discorso, come solitamente avviene in casi simili. Secondo quanto riferito dalla CNN, Kim Yong Nam importante esponente del regime nordcoreano e colui che ha preso la parola al posto del dittatore, ha detto ai soldati di prepararsi a combattere una guerra ma anche di essere pronti a combattere per lo sviluppo economico del Paese. Trump intanto, senza aver accolto con favore la decisione del governo della Corea del Nord a realizzare la parata ma senza la presenza di missili intercontinentali, ringraziando per questo Kim: “Non c’è niente di meglio di un buon dialogo tra due persone che si piacciono! Molto meglio di prima che entrassi in carica”, ha dichiarato il presidente Usa. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ANCHE GERARD DEPARDIEU ALLE CELEBRAZIONI
Niente missili intercontinentali per la parata del 70esimo anniversario della fondazione della Repubblica democratica popolare di Corea, nome ufficiale della Corea del Nord. Non sono neppure comparsi i simboli della forza nucleare che il regime per anni aveva esibito minacciosamente. Dalla parata sono emersi invece messaggi politico-diplomatici. Kim Jong-un, dunque, ha deciso di trasmettere un’immagine di moderata ragionevolezza. Presente anche la Cina, rappresentata da Li Zhanshu, numero 3 della nomenklatura cinese. Un segnale importante di riavvicinamento. Xi Jinping evidentemente non si è fidato per motivi di opportunità politica ad andare di persona, dopo aver ricevuto due volte Kim in Cina e essere stato indicato da Donald Trump come il grande manovratore nordcoreano. A sorpresa comunque è stato avvistato a Pyongyang anche Gerard Depardieu. Un giornalista di Afp he lo ha riconosciuto e ha raccontato che l’attore francese, visibilmente irritato, ha rifiutato di farsi intervistare. (agg. di Silvana Palazzo)
KIM JONG-UN APRE A TRUMP MA AVVISA I SOLDATI…
In occasione della grande parata militare per celebrare i 70 anni dalla fondazione della Corea del Nord dei missili intercontinentali che avevano suscitato l’ira degli Stati Uniti nei mesi scorsi non c’è stata traccia, ma guai a pensare che i venti di guerra non soffieranno più fino a quando a Pyongyang il leader sarà Kim Jong-un. Nel corso del discorso pronunciato da Kim Yong Nam, il presidente dell’Assemblea Suprema del Popolo, la camera nordcoreana, come riportato da Cnn non sono mancati messaggi “bellicosi”. L’esponente del regime è sembrato infatti voler tenere aperte entrambe le ipotesi e rivolgendosi alla piazza ha detto ai soldati di prepararsi contemporaneamente a combattere una guerra ma anche a battersi per lo sviluppo economico del Paese. (agg. di Dario D’Angelo)
COREA DEL NORD, SEGNALE DI DISTENSIONE VERSO GLI USA
Kim Jong-un, giovane dittatore della Corea del Nord, ha preferito non prendere la parola in occasione della grande parata per i 70 anni della fondazione dello Stato, ma questa non è stata affatto la sola differenza rispetto agli anni passati. A differenza di quanto ci si poteva attendere, infatti, nel corso della parata il Paese non ha esaltato le proprie capacità missilistiche e nucleari ma ha optato per una sfilata all’insegna della sobrietà, particolarmente apprezzata dal presidente Usa, Donald Trump, nei confronti del quale proprio di recente Kim aveva detto di provare grande stima. Tutti questi sono stati visti a livello mondiale come chiari segnali che lasciano ben sperare per il processo di denuclearizzazione iniziato subito dopo l’incontro tra i due leader. Sono stati in migliaia a sfilare, tra soldati e civili, nel corso della grande parata dove però, in linea con il tentativo di dialogo aperto con gli Stati Uniti non sono stati sfoggiati missili balistici intercontinentali. Per sottolineare la fine dell’isolamento, Kim ha alzato la mano dell’inviato del presidente cinese Xi Jinping, giunto a Pyongyang per l’occasione. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
TRUMP: “BENE KIM JONG-UN, PACE E SVILUPPO I TEMI”
Il presidente Usa Donald Trump ha salutato in modo molto positivo il lato “sobrio” della parata militare nordcoreana: sul solito account Twitter, il tycoon ha rilanciato al rivale Kim Jong-un «La Corea del Nord ha appena fatto la sua sfilata per celebrare i 70 anni dalla fondazione senza la solita esposizione di missili nucleari. Il tema è stato la pace e lo sviluppo». Motivo di soddisfazione per il percorso di dialogo diplomatico che prosegue, seppur ad alti e bassi ma che non si interrompe, il che ha massimo valore al momento: litigando al solito con la stampa americana, Trump ha anche aggiunto «Gli esperti credono che la Corea del Nord abbia tenuto fuori i missili nuclearei per mostrare al presidente Trump il suo impegno a denuclearizzare. @FoxNews. Questa è una dichiarazione grande e molto positiva da parte della Corea del Nord. Grazie al Presidente Kim. Noi proveremo che tutti sbagliano! Non c’è nulla come un buon dialogo tra due persone si piacciono! Molto meglio di prima che io entrassi in carica». (agg. di Niccolò Magnani)
COREA DEL NORD, PARATA “SOFT” PER I 70 ANNI
E’ stata una parata militare “sobria” quella organizzata dalla Corea del Nord in queste ore. Lo storico nemico degli Stati Uniti, che negli ultimi tempi ha aperto al dialogo e al disarmo, ha celebrato a Pyongyang i 70 anni della sua fondazione, ma durante la classica sfilata dei corpi e dei mezzi militari, non ha mostrato i missili di cui andava fiera, quelli a medio/lungo raggio o intercontinentali, capaci di raggiungere nazioni lontane svariate migliaia di chilometri, leggasi gli Stati Uniti.
UN MESSAGGIO DI PACE VERSO GLI USA
Sicuramente un messaggio di pace quello del dittatore nordcoreano Kim Jong-un, che ha preferito nascondere i suoi “super missili” in un momento di negoziazione con gli Stati Uniti sulla denuclearizzazione. Di fronte a circa un milione di persone, Kim non ha tenuto il classico discorso di commemorazione ufficiale, fatto invece da Kim Yong-nam, il presidente del Presidium dell’Assemblea nazionale del popolo e capo del protocollo, come riferito dai colleghi dell’agenzia Ansa. Ristabilito il legame fra Corea del Nord e Cina: dopo gli incontri degli ultimi mesi con il presidente Xi Jinping, c’è stato anche il saluto d’onore congiunto di Kom Jong-un a Li Zhanshu, del partito comunista cinese.