Albania, nuovi scontri a Tirana: le forze di opposizione e manifestanti in piazza per protestare contro il governo di Edi Rama. Ore di alta tensione nella capitale albanese, con la polizia che ha disposto 1600 agenti per sorvegliare l’edificio governativo: i contestatori hanno tentato di sfondare il cordone delle forze dell’ordine per assaltare il Parlamento, come già accaduto a fine febbraio, ma sono stati respinti con gas lacrimogeni e potenti getti d’acqua. Intraprese misure speciali per difendere il Palazzo, tra cui un recinto metallico e piastre di metallo al posto dei vetri, con gli scontri che sono durati circa un’ora, come riporta l’Ansa. A scopo precauzionale ieri erano state installate diverse telecamere di sorveglianza e c’è il timore che possa avvenire nuovi episodi di violenza nelle prossime ore.
ALBANIA, SCONTRI A TIRANA: TRE FERITI
Agenzia Nova riporta che sono tre gli agenti di polizia rimasti feriti nel corso delle proteste dei manifestanti: sottoposti a cure mediche, i tre militari non sarebbero in pericolo di vita. Attesi nuovi aggiornamenti nelle prossime ore sulle condizioni dei tre poliziotti, con l’opposizione che non ha alcuna intenzione di fermare qui la sua protesta contro l’esecutivo: Alt evidenzia che il leader Basha ha promesso nuovi cortei nei prossimi giorni, scagliandosi contro i problemi legati alla corruzione e alla criminalità organizzata. Appena qualche giorno fa aveva sottolineato: «Nessuno potrà fermare la rivolta popolare, andremo avanti fino a quando non avremo scardinato questo sistema marcio, corrotto, composto da persone legate alla criminalità organizzata».