Sono morte 49 persone nella strage di Christchurch, in Nuova Zelanda, ma se non fosse stato per Abdul Aziz (qui per il video dell’intervista del Daily Mail), uomo di 48 anni originario di Kabul, Brenton Tarrant avrebbe potuto fare anche più vittime. L’azione del papà di famiglia che si è trovato la morte davanti e non è scappato ma l’ha affrontata con coraggio sta facendo il giro del mondo, facendo di Abdul, scappato 25 anni fa dall’Afghanistan come rifugiato, un eroe nazionale. Intervistato dal Daily Mail, il 48enne ha raccontato di essersi trovato a pochi passi dal killer nella seconda moschea, a Linwood, quella dove sono morte 7 persone delle 49 totali. “Sono andato sul retro”, racconta, “e mentre correvo ho visto una persona morta a terra, c’era una pistola e l’ho afferrata. Sentivo altri colpi che venivano dalla moschea: ho iniziato a gridare, “sono qua fuori, sono qua fuori, vieni fuori””.
STRAGE MOSCHEE, L’EROE CHE HA FATTO DA ESCA
Abdul Aziz ha fatto dunque da esca per Brenton Tarrant, l’attentatore suprematista bianco autore di una carneficina. Mentre Tarrant si riavvicinava all’auto per cambiare arma, l’afghano gli ha scagliato contro un lettore di carte di credito che ha trovato nei paraggi. Mente i suoi figli gli imploravano di mettersi al riparo, il 48enne ha continuato ad attirare l’attenzione dell’assalitore di cui ha anche impugnato un arma nel tentativo di neutralizzarlo. Questa, però, era scarica: per questo motivo, quando Tarrant è tornato indietro una seconda volta per cambiare nuovamente arma, l’originario di Kabul gli ha scagliato il fucile sulla macchina mandando in frantumi il parabrezza:”E’ per questo che si è spaventato”, ha detto. L’attentatore in quel momento ha tentato di sparare ad Abdul, che si è protetto dietro alcune macchine, e ha promesso di uccidere tutti. Una volta salito in macchina, però, il killer ha fatto irruzione e si è allontanato. Abdul dice di non aver avuto paura: Allah gli ha fatto capire che non era ancora arrivata la sua ora.