Si è rivelato falso l’allarme bomba scattato giusto un’ora fa a Bruxelles, vicinissimo alle sedi dell’Unione Europea e della Commissione Ue, in pieno quartiere delle istituzioni europee: una telefonata anonima dopo mezzogiorno aveva fatto scattare l’allerta nel cuore dell’Europa politica, con un palazzo immediatamente evacuato per la possibile presenza di un pacco bomba. La polizia e i militari sono entrati in azione e hanno liberato l’area dove risiedeva una società di consulenza per le istituzioni Ue: dopo le verifiche e il panico piuttosto “controllato” dei civili evacuati, si è scoperto che l’allarme risuonava come totalmente falso e infondato, tanto da riaprire l’area al traffico dopo quasi un’ora dal procurato allarme. Gli uomini delle forze dell’ordine hanno lavorato, anche con unità cinofile, per verificare l’eventuale presenza di esplosivo.
IL TIMORE DI NUOVI ATTENTATI
«Questa società, che lavora per la Commissione – ha dichiarato il portavoce Ilse Van de Keere – ha ricevuto una chiamata nella quale si parlava di una bomba pronta a esplodere intorno alle 10:30»: si trattava della società situata in Rue Breydel, nel cuore del quartiere europeo di Bruxelles, non estranei da altri allarmi bomba dopo gli attentati di Natale 2018 (a Strasburgo) e del 2016, proprio nella capitale del Belgio. La polizia ha annunciato che un’inchiesta sarà comunque condotta per tentare di accertare chi ha compiuto la telefonata anonima: è certo che dopo la strage delle moschee in Nuova Zelanda compiuta contro innocenti musulmani, il timore di vendetta da parte dell’Isis è aumentato esponenzialmente proprio a seguito del comunicato apparso su Telegram lo scorso sabato. L’Occidente è sempre nel mirino e la recente strage di Utrecht (dove pare si sia riaperta la pista terrorismo dopo l’arresto del 37enne turco Gokcen Tanis), come anche l’accoltelllamento avvenuto stamattina ad Oslo (ma pare sia una vicenda di criminalità interna) hanno riacceso la minaccia in piena Europa del fondamentalismo islamico.