Parole scioccanti quelle del sacerdote francese padre Alain de la Morandais durante una trasmissione televisiva a cui era stato invitato. Noto in Francia come “il prete dei vip” e spesso ospite in tv, si è lasciato andare a dichiarazioni che sembrano giustificare la pedofilia nella Chiesa, anzi incolpare i bambini di provocare gli adulti: “Uno ha sempre l’impressione che uno stupro sia violenza. In linea di principio, io non ci credo. Stando ai ritorni che ho avuto, alle confidenze che mi hanno fatto, un bambino cerca spontaneamente la tenerezza di un uomo o di una donna. […] E spesso sono dei piccoli affettivamente frustrati che vanno a cercare tenerezza”. Non solo. Come riporta il sito Aleteia, il prete ha detto una cosa semplicemente allucinante: “Avrete osservato tutti che un bambino viene e vi dà baci sulla bocca”. Inevitabili le proteste e i commenti furiosi.
PEDOFILIA NELLA CHIESA E LA DICHIARAZIONE CHOC
Anche l’arcivescovo di Parigi mons. Michel Aupetit è intervenuto, condannando fermante quanto detto. Ovviamente, come sempre in questi casi padre de la Morandais dopo tutte le polemiche è tornato sui suoi passi e ha chiesto scusa con un comunicato ufficiale della sua casa editrice: “Ci tengo a dire chiaro e forte che la mia espressione – confusa e incompleta, lo riconosco e lo deploro – e la maniera in cui è stata percepita non riflettono in nulla il mio pensiero. Naturalmente gli aggressori sono gli adulti, mentre i bambini sono vittime innocenti”. Purtroppo il sacerdote non è la prima volta che rilascia dichiarazioni quanto meno imbarazzanti spesso in contrasto con la dottrina ufficiale della Chiesa. Sarebbe davvero meglio che i preti non andassero in televisione, ogni volta che lo fanno si lasciano andare a dichiarazioni che sarebbe meglio tenessero per sé, probabilmente affascinati dall’attenzione che viene data loro. Dal canto suo il canale tv che lo ha ospitato, LCI, ha promesso che non lo inviteranno mai più.
Je condamne fermement les propos de l’abbé de La Morandais. https://t.co/cc0zCNIGJx
— Mgr Michel Aupetit (@MichelAupetit) 19 marzo 2019