Il presidente della Francia, Emmanuel Macron, ha invitato gli stati membri dell’Unione Europea a modificare il trattato di Schengen, il famoso patto siglato nel 1985 che permette la libera circolazione per tutti i cittadini dell’Ue, eliminando le barriere doganali. Il numero uno d’oltralpe lo ha fatto inviando una lettera aperti pubblicata sui quotidiani del Vecchio Continente, come riportato poco fa da Repubblica. L’inquilino dell’Eliseo parla di «Roadmap per un Rinascimento europeo al fine di ristabilire la libertà in sicurezza. L’Europa – sostiene – non è mai stata così necessaria dalla Seconda Guerra Mondiale e non è mai stata così in pericolo». Macron invoca quindi la creazione di una polizia di frontiera comune nonché di «un ufficio europeo per l’asilo, obblighi rigorosi di controllo, una solidarietà europea alla quale ogni Paese contribuisce sotto l’autorità di un Consiglio europeo di sicurezza interna».
MACRON “SCHENGEN VA RIVISTO
Secondo il presidente francese è necessario, come anticipato, rivedere Schengen: «Tutti coloro che vogliono partecipare – sostiene a riguardo – devono adempiere agli obblighi di responsabilità (rigoroso controllo delle frontiere) e solidarietà (la stessa politica di asilo, con le stesse regole di accoglienza e respingimento)». Macron propone anche una protezione sociale per i lavoratori, che garantisca loro una «stessa remunerazione sullo stesso luogo di lavoro e un salario minimo europeo, adattato a ciascun Paese», e rinnova l’appello alle altre nazioni in merito al cambiamento climatico, proponendo la creazione di una banca europea del clima per finanziare la transizione ecologica, nonché di una forza sanitaria comune per meglio controllare gli alimenti. Infine, in vista delle Europee in programma il prossimo 26 maggio, Macron propone un’agenzia che possa proteggere la tornata elettorale dai cyber attacchi e dalle manipolazioni. Dichiarazioni, quelle del presidente della Francia, che giungono a poche ore dall’intervista alla Rai dello stesso numero uno d’oltralpe con Fabio Fazio, che ha creato non poche polemiche.