In un primo momento la sparatoria avvenuta fuori da una discoteca di Melbourne (Australia) pareva sembrare più un’azione terroristica che non un regolamento di conti in un’operazione di criminalità “locale”: col passare delle ore però le notizie filtranti dall’Australia tengono ad escludere che fuori dal nightclub tra Little Chapel Street e Malvern Road a Prahran (quartiere di Melbourne, ndr) sia avvenuto un attentato. C’è però un morto, rimasto vittima degli spari giunti da un’auto in corsa passata davanti al locale e ben tre feriti di cui due in serie condizioni: in un comunicato diffuso dalla Polizia di Victoria poco dopo la mezzanotte italiana, si legge di «diverse persone colpite da arma da fuoco di fronte in un nightclub tra Little Chapel Street e Malvern Road intorno alle 3.20 del mattino». Si conferma che i killer hanno sparato fuori dal locale verso alcune persone in piedi in attesa per entrare nel “Love Machine”: si è rischiata la strage.
SPARATORIA A MELBOURNE: I TESTIMONI
Al momento gli inquirenti australiani avrebbero escluso l’ipotesi del terrorismo per concentrarsi su alcune gang di motociclisti operanti a Melbourne: un giro in particolare di estorsioni avrebbe preso di mira quel locale negli ultimi mesi e le ricerche della Polizia dopo la sparatoria si dirigono proprio su quella pista principale. Come spiega il Corriere della Sera, «Verifiche in corso anche su un suv Porsche che era stato notato nei pressi del nightclub ed è stato ritrovato più tardi bruciato in un altro quartiere di Mebourne». Secondo il Sunday Morning Herald negli ultimi tempi già diverse sono state le sparatoria nella città d’Australia, con almeno 5 morti in sole 2 settimane. La Polizia indaga mentre i primi testimoni parlano di un locale molto tranquillo che dunque si fa fatica a ritenere fulcro di azioni criminali e di possibili ritorsioni da parte dei criminali: «qualcuno ha aperto il fuoco da un’auto che passava davanti al locale, poi risultata rubata», ma le persone all’interno del “Love Machine” non si sarebbero comunque accorte di nulla senza dunque scene di panico.