Il Governo è sempre più intento a bloccare l’età pensionabile che nel 2027 dovrebbe – secondo le attuali stime – aumentare di altri 3 mesi. Il problema è legato alla sufficiente copertura finanziaria che consentirebbe di abolire o quanto meno sospendere quanto decretato dalla Riforma Fornero (adeguare l’uscita dal lavoro alle aspettative di vita).
I problemi di questa riforma sono evidenti, visto che i lavoratori saranno costretti a lavorare di più ed uscire sempre più tardi. Tuttavia, sindacati come la Cgil hanno già denunciato la gravità dell’incremento, e ora all’esecutivo tocca trovare una soluzione – e le risorse – per bloccarlo in tempo.
Età pensionabile 2027 dal costo di 1 miliardo di euro
Per fermare l’incremento dell’età pensionabile dal 2027 in poi, il Governo dovrebbe avere un esborso di 1 miliardo di euro. Le risorse finanziarie però, mancano, e al momento si potrebbe optare per uno stop parziale, contenendo la spesa (che ammonterebbe a circa 200 milioni di euro).
All’atto pratico, se lo stop non dovesse essere approvato, nel prossimo biennio (2027 – 2028) l’età per poter andare in pensione dovrebbe essere di 67 anni e 3 mesi. All’interno del documento di Economia e Finanza si stima un costo superiore a 365 miliardi di euro, oltre 100 in più rispetto a qualche anno fa.
Attualmente – per numerosi fattori – i costi a carico dell’Erario rapportati al PIL sono esorbitanti. Si stima dalla Ragioneria dello Stato, una percentuale del 15,4%, ben più elevata rispetto agli altri Paesi europei.
Un problema per il futuro previdenziale
Gli esperti hanno previsto delle criticità importanti per il futuro pensionistico. Infatti, non sospendendo l’età pensionabile oltre ai fatidici 3 mesi di aumento, tra tre anni si potrebbe parlare di un’uscita dal lavoro ad ulteriori 6 mesi, aumentando il numero di esodati (circa 44.000).
Gli esodati rappresenterebbero quella categoria di lavoratori che dopo aver usufruito di alcuni benefit (compresi tra l’anno 2020 e il 2024) si sarebbero trovati – senza preavviso – privi di reddito e cedolino pensionistico.
Da qui il dilemma se applicare lo stop all’età pensionabile dal 2027 in poi a tutti o soltanto ad una parte di lavoratrici e lavoratori (dipende le risorse finanziarie necessarie).