Secondo il presidente della Bundesbank e membro della BCE Joachim Nagel in Germania dovrebbe aumentare l'età pensionabile
Seguendo – in un certo senso – la recente proposta ipotizzata dal cancelliere Friedrich Merz di incentivare la permanenza dei lavoratori tedeschi anche dopo l’età pensionabile, il presidente della Banca centrale della Germania (ovvero la Bundesbank), nonché membro del Consiglio direttivo della BCE Joachim Nagel in una recente intervista per il podcast Table Today di Table Media ha chiesto ai connazionali di “essere onesti” sul tema dei pensionamenti.
Per Nagel, infatti, è innegabile che in una “società che invecchia” – tanto quella tedesca, quanto quella italiana e quella di buona parte d’Europa – sia fondamentale “lavorare più a lungo per mantenere la prosperità [economica] che le generazioni passate hanno costruito dopo la Seconda guerra mondiale”; e pur ammettendo che si tratta di una decisione “scomoda”, il banchiere è fiducioso che i cittadini tedeschi capiranno che quella che stiamo vivendo è una vera e propria “sfida“.
Joachim Nagel: “Vedo nel nuovo anno possibili miglioramenti per l’economia della Germania”
Una sfida – quella richiamata dal presidente della Bundesbank – che per la Germania è particolarmente pressante perché l’economia da tempo si trova in un complesso periodo di stagnazione ed è destinata a peggiorare man mano che le vecchie leve lavorative andranno in pensione: a breve – e qui ci ricolleghiamo alla proposta di Merz -, infatti, usciranno dal mondo del lavoro migliaia di lavoratori altamente qualificati, senza reali prospettive di sostituzione in alcuni settori che risultano poco attrattivi per i giovani.

Proprio parlando dell’economia tedesca, peraltro, Nagel si è anche detto cautamente ottimista sull’imminente futuro tedesco, ipotizzando – stando anche alle ultime stime dell’istituto che guida – che l’anno prossimo vi sarà “sicuramente una crescita maggiore”, a patto però che “la spesa per gli investimenti” promessa dal governo “sia indirizzata correttamente”; tutto negando le voci critiche che ritengono l’aumento del debito federale un potenziale rischio per l’economia tedesca.
Non solo, perché Nagel nella sua intervista ha anche lodato la decisione della BCE – per la quale vi è stato anche il suo voto favorevole – di mantenere invariati i tassi di interesse, ricordando che a dicembre ci sarà una nuova riunione dei banchieri europei nel corso della quale “analizzeremo le nuove proiezioni e decideremo di conseguenza”: restano, insomma, “aperte tutte le opzioni”, ma allo stato attuale non vi sono reali ragioni per tagliere i tassi dato che “l’inflazione è sostanzialmente in linea” con le previsioni.
