Gli Eugenio in Via di Gioia hanno già conquistato il pubblico italiano e si preparano a registrare un nuovo successo a Sanremo Giovani 2020 grazie alla loro Tsunami. Avremo modo di assistere alla nuova esibizione della band a ItaliaSì grazie alla puntata di oggi, sabato 7 dicembre 2019, ad un passo dalla possibilità di entrare in finale. Eugenio Cesaro, Emanuele Via, Paolo Di Gioia e Lorenzo Federici si conosco da tempo, fin dall’esordio avvenuto alcuni anni fa con la Libellula Music, un’etichetta indipendente. Il nuovo brano invece vede il gruppo al fianco della Universal Music Italia, sotto cui i quattro ragazzi hanno realizzato Natura Viva, il terzo disco. Fra ironia e prese in giro nei propri confronti, Eugenio si definisce cantautore solo da otto anni a questa parte e non ha remore a definirsi despota, almeno per quanto riguarda i primi anni di fondazione della band. Nel suo passato l’essere artista di strada a Torino. “Ho iniziato suonando cover, le più pop possibili per fare soldi: mi piaceva l’idea di andare sotto un portico, su un marciapiede, e cantare”, dice a Open. Appena maggiorenne, Eugenio rimane folgorato quando vede un ragazzo suonare alla metro e da lì decide di replicare il tutto nella sua città natale. “Mi ero stufato perchè non c’era un margine di miglioramento: l’unica cosa che potevo fare era guadagnare più soldi, nel cappello”, aggiunge parlando del periodo successivo, quando si ritrova a dover fare i conti con la noia.
Eugenio in Via di Gioia, “Tsunami”: pronti alla rivoluzione
Eugenio in Via di Gioia, un nome che non si dimenticherà tanto facilmente e che potrebbe rivoluzionare Sanremo Giovani 2020 con “Tsunami”. La band composta da quattro coetanei nasce dalla volontà di Eugenio Cesaro di fare della musica qualcosa di più che sola arte di strada. “Ero un clochard nel loro immaginario”, dice a Open parlando della sua vita da busker torinese, “invece non era così: anzi la mia prima band, dalla quale ho imparato tantissimo, mi aveva assoldato dopo avermi visto suonare in strada”. Gli Eugenio in Via di Gioia iniziano a prendere vista in un periodo successivo, quando Eugenio si iscrive all’università e incontra il tastierista, Emanuele Via, che si unisce subito a suonare con lui in strada. L’incontro con Paolo Di Gioia avviene invece durante un’esibizione in un locale e da quel momento in poi diventa il batterista del neonato gruppo, anche se lui e Eugenio si conoscevano già ai tempi delle superiori. “Quel giorno, su quel palco con poca gente davanti, nacquero gli Eugenio, che sono io, in Via, cognome di Emanuele e Di Gioia, congome di Paolo. Era l’ottobre del 2012”, sottolinea. L’anno successivo entra nel progetto anche Lorenzo Federici come bassista, l’unico a non avere un suo posto effettivo nel nome della band e motivo che ha spinto i ragazzi a dedicargli il primo disco.