Eurobond, pronta la bozza del Parlamento Ue sulla risoluzione del rapporto Draghi sul debito comune e sui finanziamenti dai safe asset europei. Il documento del quale si sta occupando la presidente della Commissione Economica Aurore Lalucq, individuerà i principali obiettivi di spesa da sostenere e soprattutto la provenienza dei fondi, con una distribuzione tra pubblico e privato che dovranno supportare le nuove esigenze di difesa contro le possibili minacce alla sicurezza, principalmente prevenire il ritorno della guerra in Europa, ma anche contrastare il declino industriale continuando a promuovere la decarbonizzazione.
Il piano, come ha anticipato anche il quotidiano Milano Finanza, sottolinea che i bond comuni dovranno facilitare la Capital Markets Union e continuare a stimolare gli investimenti anche dopo la scadenza del Next Gen Eu del 2026, spingendo soprattutto sul settore pubblico consentendo nuovi strumenti all’interno del Mes che gli Stati potranno definire con la Commissione. Mentre la Banca Europea per gli Investimenti dovrà adeguare le politiche sui prestiti, garantendo spazio anche agli investimenti considerati ad alto rischio e in aziende innovative che sostengono la transizione energetica.
Eurobond, bozza di risoluzione sul rapporto Draghi, Metsola: “Ampio consenso sul debito comune”
La bozza dell’Parlamento Ue sulla risoluzione del rapporto Draghi chiede alla Commissione un report sui safe asset in modo da poter procedere con il progetto Eurobond per le spese di difesa e a sostegno dello sviluppo. Le principali minacce “esistenziali” come la guerra e il declino industriale, individuate nel documento, dovranno essere prevenute grazie ai maggiori finanziamenti. Per questo di chiede all’Unione di recuperare il margine in bilancio coinvolgendo anche i capitali privati, non solo a livello nazionale. Anche se, come viene sottolineato dal piano: “I soli fondi privati non basteranno ad affrontare tutte le sfide e per questo servirà maggiore coinvolgimento a livello pubblico“.
In particolare per i settori considerati ad alto rischio come la difesa e la decarbonizzazione. Per quanto riguarda il privato, la richiesta del rapporto è quella di “Incanalare i risparmi delle famiglie in investimenti produttivi” con la creazione di conti di risparmio dedicati ai clienti retail e di facile utilizzazione. Le decisioni finali ora saranno oggetto di discussione in Plenaria e soggette anche alle singole valutazioni nazionali, alcune già contrarie al piano di debito comune. Non è escluso però un cambio di rotta, anche perchè come ha dichiarato oggi la presidente dell’Eurocamera Roberta Metsola: “Sull’Eurobond attualmente c’è ampio consenso in Ue“.