Diodato ci va eccome all’Eurovision Song Contest 2020, da vincitore del Festival di Sanremo appena “eletto” non si lascia sfuggire l’occasione e lo conferma in conferenza stampa dopo i meritatissimi elogi per la grande vittoria di “Fai rumore”: «16 maggio? Mi sa che ci vado. Sono felice di portare la musica italiana in giro. Credo che in qualche modo bisogna fare squadra». Dalla Puglia all’Olanda visto che il prossimo 16 maggio (con diretta su Rai 1, ndr) sarà Rotterdam ad ospitare la grande kermesse internazionale per eleggere la canzone/cantante dell’anno 2020: dopo la tripla vincita (suo anche il premio della critica “Mia Martini” e quello della sala stampa “Lucio Dalla”), Diodato punta dritto ad esportare l’italianità e la bellezza della musica nostrana nel mondo. Il tutto, avendo come “stella polare” un suo conterraneo: «La musica italiana ha uno spessore importante, va aiutata a livello internazionale. Abbiamo una forza importante, uno degli artisti che ho amato di più, Domenico Modugno, lo insegnava all’estero. L’Eurovision mi sembra una buona occasione».
DIODATO ALL’EUROVISION SONG CONTEST 2020: TUTTI I DETTAGLI
L’Eurovision Song Contest prevede una serie di qualificazioni e una finalissima aperta ad un gruppo “ristretto” di cantanti che si sono qualificati: l’Italia però è considerato uno dei 5 Paesi “Big” e per questo Diodato – come l’anno scorso Mahmood – entra di diritto nella finale del 16 maggio prossimo a Rotterdam. Con “Fai rumore” tenterà l’impresa non riuscita al giovane cantante di “Soldi”: lo scorso anno l’Eurovision doveva essere di Mahmood, il grande favorito e il più ascoltato su Spotify in tutti i Paesi Ue. Non bastò e il secondo posto fu visto come cocente delusione, pur nell’ottica di un artista emergente che alla prima esperienza estera era quasi riuscito nel “colpaccio”. È addirittura di 30 anni fa l’ultima vittoria italiana all’Eurovision Song Contest, con Toto Cotugno nel 1990: la canzone fu “Insieme: 1992” e il trionfo arrivò in una finale a sorpresa. «Si stanno progressivamente iscrivendo tutti quanti: due giorni fa erano arrivati moduli per 16 candidati. C’è un’accettazione iniziale e poi c’è un modulo che va consegnato, però siamo nell’ambito dei tempi previsti. Solo una volta il vincitore ha abdicato, però l’affluenza per il palco dell’Eurovision Song Contest è ormai totale», lo spiegava ad inizio Festival di Sanremo il vicedirettore di Rai 1, Claudio Fasulo. Quel “sì” è arrivato ieri sera con Diodato ancora avvolto dai fiori della vittoria: niente “passo indietro” come fecero gli Stadio nel 2016 quando pur da vincitori di Sanremo lasciarono l’onere dell’Eurovision alla seconda classificata, Francesca Michielin (con “Nessun grado di separazione”). Questa volta però il buon Gabbani non avrà la stessa “fortuna”: Diodato le valigie per Rotterdam le sta già preparando.