Fabiano Mura è stato sospeso dalla carica di segretario provinciale della Fillea Cgil dopo che risulta indagato dalla procura di Genova per simulazione di reato. La vicenda riguarda la presunta aggressione fascista denunciata lo scorso 15 aprile, quando il sindacalista raccontò di essere stato aggredito da due sconosciuti. Ma avrebbe ammesso davanti al pm di aver inventato tutto.
Già dai primi accertamenti erano emersi elementi che avevano fatto dubitare della versione fornita da Fabiano Mura. Qualche giorno dopo la denuncia, lo stesso Mura aveva chiesto che venisse ritirata, parlando di una “forte pressione emotiva” legata alle indagini, che avevano fatto emergere le prime discrasie. Ma in quella circostanza aveva comunque ribadito la veridicità della presunta aggressione fascista.
Gli inquirenti avrebbero allora messo il sindacalista di fronte alle incongruenze riscontrate, ottenendo una clamorosa retromarcia da parte di Fabiano Mura, il quale avrebbe ammesso di aver fornito una versione falsa.
FABIANO MURA, DALLA DENUNCIA ALL’INDAGINE PER SIMULAZIONE
Secondo le informazioni raccolte da Telenord, Fabiano Mura durante una sua audizione avrebbe ammesso le sue responsabilità, quindi al termine dell’interrogatorio, riferisce Il Secolo XIX, sarebbe stata formalmente contestata l’accusa di simulazione di reato.
Di conseguenza, è scattata l’indagine per simulazione di reato, per la quale è assistito dall’avvocato Giacomo Longo, il quale all’Adnkronos ha riferito di aver ricevuto l’incarico dal suo assistito il 24 aprile. La procura di Genova vuole capire se ci sia stata un’aggressione, ma di natura diversa (ad esempio per motivi personali), e che poi questa sia stata strumentalizzata, o se tutta la vicenda sia stata inventata.
Secondo Il Secolo XIX, secondo la ricostruzione ufficiale, l’aggressione fascista sarebbe stata del tutto inventata. La Cgil di Genova, che ha appreso dai media gli sviluppi della vicenda, ha quindi deciso di sospendere Mura dal suo incarico, senza escludere di tutelarsi nelle forme più opportune.