Il racconto di una storia autentica può accedere la consapevolezza e contribuire al cambiamento: su questo presupposto nasce il nuovo progetto di Factanza Media, un cortometraggio animato sulla realtà complessa della crisi in Siria. Ma non si tratta di un semplice racconto, perché sostiene WeWorld e il suo progetto WE-CARE, finanziato dall’Ue, con al centro i più piccoli e le comunità siriane più vulnerabili.
Per il cortometraggio “Amal, la storia di un futuro da scrivere“, Factanza Media ha puntato su uno stile chiaro e diretto, infatti le animazioni sono soprattutto in bianco e nero, con i colori per alcuni elementi a cui conferire un significato simbolico. Ciò fa da sfondo alla missione di WeWorld, che è l’aspetto centrale. Il risultato è un cortometraggio che evidenzia le difficoltà che devono quotidianamente affrontare tali comunità e la potenza che ha l’educazione nel trasformare la realtà.
Quindi, emerge un messaggio di speranza, perché si comprende perfettamente l’impatto che può avere l’istruzione sulla vita di migliaia di persone, non a caso libri, quaderni e penne sono gli oggetti che vengono rappresentati a colori, avendo un ruolo importante nel processo educativo.
FACTANZA MEDIA E WEWORLD INSIEME PER UN FUTURO DA SCRIVERE
Al centro del cortometraggio realizzato da Factanza Media c’è, dunque, WeWorld, organizzazione umanitaria che da oltre 50 anni si batte per la tutela dei diritti delle donne e dei bambini, inoltre dal 2011 ha portato la sua attività anche in Siria per garantire l’accesso all’educazione e sostentamento a chi vive in zone particolarmente difficili come Aleppo, Ar-Raqqa e Deir-ez-Zor. Ciò avviene tramite il progetto WE-CARE, supportato dall’Ue: sono oltre 10mila i bambini raggiunti dai servizi di istruzione, acqua, igiene e sanità. Sono 15mila, invece, i giovani raggiunti con l’iniziativa “Back To Learning“.
Questo lavoro è frutto della consapevolezza che non ci può essere futuro senza istruzione, perché questa è uno strumento importante per costruire il futuro. Lo ha rimarcato la consigliera delegata dell’organizzazione, Dina Taddia, aggiungendo che il cortometraggio rappresenta un modo per raccontare le difficoltà di famiglie e bambini e il potere dell’istruzione.
“Siamo fermamente convinti che dare i giusti strumenti in mano alle persone possa determinare una concreta possibilità di riscatto, un’opportunità per spezzare il ciclo della povertà e costruire una comunità più resiliente. Anche nei contesti difficili come quello che abbiamo raccontato è possibile accendere la luce del cambiamento e restituire una visione di speranza per il futuro, soprattutto ai più giovani“, ha dichiarato Taddia.
IL RACCONTO VISIVO PER ISPIRARE E SENSIBILIZZARE
Il progetto inorgoglisce ovviamente anche Factanza Media, perché il cortometraggio non dimostra solo l’evoluzione di Factanza Factory come realtà dinamica e creativa, ma mostra come le produzioni audio e video possano essere importanti per informare, ispirare e sensibilizzare. Aspetti che ha evidenziato la co-founder e CEO dell’azienda Bianca Arrighini: “L’istruzione è uno degli strumenti più potenti per costruire un futuro migliore, e siamo onorati di contribuire a questo progetto che porta speranza e opportunità a migliaia di bambini e famiglie“.
Per quanto riguarda la partnership con WeWorld, è stata un’occasione, secondo Arrighini, di dare voce a chi non viene ascoltato, di evidenziare il potere trasformativo dell’istruzione, in particolare in zone povere e in difficoltà. Infine, Factanza Media, mettendo a disposizione la sua esperienza nel racconto visivo coinvolgente e la capacità di adattamento a dinamiche e linguaggio dei new media, ha prodotto un contenuto non solo informativo, utilizzando strumenti innovativi e coinvolgenti.