Ergastolo in via definitiva: è questa la sentenza emessa poche ore fa dalla Cassazione a carico di Fausta Bonino, l’ex infermiera finita a processo per le morti sospette in ospedale a Piombino e imputata dell’omicidio di diversi pazienti. La Suprema Corte, riporta ANSA, ha confermato l’esito dell’appello bis per 4 di 10 decessi avvenuti tra il 2014 e il 2015 e a lei contestati.
La donna si sarebbe costituita poco dopo presso il carcere di Bollate. Si chiude così la lunga complessa vicenda giudiziaria apertasi circa 10 anni fa: gli ermellini hanno respinto il ricorso della difesa contro il fine pena mai inflittole lo scorso maggio dalla Corte d’Assise d’appello di Firenze nel nuovo secondo grado di giudizio. Secondo l’accusa, Fausta Bonino era la sola presente in reparto al momento dei 4 decessi e non vi sarebbe traccia di altri accessi. Da sempre dichiaratasi innocente, Fausta Bonino è stata protagonista, proprio pochi giorni fa a ridosso della Cassazione, di un servizio de Le Iene sul caso e ha ribadito di essere estranea ad ogni contestazione.
Fausta Bonino in carcere, in tv disse: “Sono innocente, se vado in galera le famiglie non avranno giustizia”
Prima della conclusione dell’iter processuale a suo carico, Fausta Bonino ha rilasciato diverse interviste a varie trasmissioni televisive come Chi l’ha visto?. Ed è ai microfoni di Federica Sciarelli che l’ex infermiera di Piombino ha dichiarato la sua innocenza tirando in ballo i parenti dei pazienti deceduti in ospedale in circostanze, per l’accusa, altamente sospette.
“Sono innocente, se vado in galera le famiglie non avranno giustizia. Il responsabile è fuori“. Il caso di Fausta Bonino era scoppiato con la denuncia di decessi sospetti nel reparto di Rianimazione della struttura ospedaliera in cui lavorava, avvenuti tra il 2014 e il 2015. Stando a quanto emerso dalle autopsie, i pazienti sarebbero stati colti da improvvise emorragie e la donna fu accusata di aver somministrato dosi massicce di eparina. Fausta Bonino era finita alla sbarra imputata di 10 decessi, condannata in primo grado all’ergastolo per 4 di questi e poi assolta in appello. La Cassazione aveva poi disposto l’appello bis per gli stessi casi, confermandone l’assoluzione per gli altri 6 casi di morte sospetta. Secondo grado bis concluso con il fine pena confermato, in via definitva, poche ore fa dalla Suprema Corte.