Il caso di Federica Farinella sarà al centro dello speciale estivo di Chi l’ha visto, in onda nella prima serata di oggi 14 luglio su Rai3. Un giallo che per la procura è ampiamente chiuso come suicidio ma che invece per la sua famiglia sarebbe ancora ricco di lati oscuri. Tutto ha inizio il 2 settembre 2001. Sin da giovane Federica inseguiva il sogno di sfondare nel mondo della tv. Grazie alla sua bellezza aveva intrapreso la carriera di modella e puntava al piccolo schermo. Dopo alcuni provini accede al programma Mediaset “Bravissima”, una sorta di talent degli anni Novanta. Pur non arrivando tra le finaliste, grazie al conduttore Valerio Merola riesce ad introdursi a Cinecittà dove per 5 anni Federica vive come dentro un sogno. Tutto cambia nell’estate del 1996, come rammenta Fanpage.it, quando esplose l’inchiesta Vallettopoli. Federica resta fuori dallo scandalo ma si ritira facendo ritorno a casa con un carico di grande delusione e depressione.
Quel 2 settembre 2001, in una giornata domenicale, a cambiare per sempre sarà la sua vita e quella della sua famiglia. Il padre ed altri parenti si ritrovano nella villetta di campagna a Chiusano d’Asti ma quello fu l’ultimo giorno che il genitore vedrà l’amata figlia trentenne, scomparsa nel nulla. Pochi istanti prima era in ciabatte, seduta su un’altalena, un attimo dopo di lei non c’era più alcuna traccia.
FEDERICA FARINELLA: DALLA SCOMPARSA ALLA MISTERIOSA MORTE
Una scomparsa surreale, quella di Federica Farinella, molto simile ad un sequestro di persona. La psicologa che la seguiva confermò che la giovane non si sarebbe mai allontanata dalla famiglia né si sarebbe mai fatta del male. Per anni l’inchiesta resta ad un passo dall’archiviazione mentre il padre Francesco non si è mai arresto tanto da fondare l’associazione Penelope che si occupa proprio di scomparsi. Solo 19 anni dopo arriva la prima certezza: Federica è morta. Il suo corpo fu rinvenuto il 29 dicembre 2020 nel bosco, a poche centinaia di metri dalla sua abitazione. I resti furono rinvenuti in un luogo impervio, tra i canneti da un cacciatore per caso e l’esame del Dna ha poi confermato fossero proprio quelli della modella scomparsa misteriosamente. Ma cosa è successo davvero a Federica? Lo scorso maggio, come rammenta Quotidiano.net, sono stati rinvenuti nuovi resti nei pressi del primo ritrovamento. “Suicidio o omicidio? È quello che cerchiamo di capire. La procura ha chiuso subito l’inchiesta ma si è dimostrata molto disponibile. Mi auguro che questo giallo venga risolto, almeno mi metto il cuore in pace”, ha commentato il padre, oggi 83enne.
IL PADRE NON SI ARRENDE: “PER ME IL CASO NON È CHIUSO”
Al lavoro sul giallo della morte di Federica Farinella c’è anche il noto entomologo forense Stefano Vanin, che si è già occupato di casi celebri del calibro di Yara Gambirasio ed Elisa Claps. “Al momento non escludiamo alcuna ipotesi. Non andiamo a cercare una verità, andiamo per esclusione. Stiamo cercando una risposta alla domanda: come si può morire in un bosco? A settembre non certo di freddo. Di fame? Ma siamo a 600 metri da casa, in una giornata tranquilla”, ha commentato. Occorre inoltre capire se il corpo è sempre stato lì o se i resti sono stati portati in un secondo momento. Il padre ancora oggi non sa dirsi se quello di sua figlia sia stato un suicidio o un omicidio ma cerca risposte: “Stiamo indagando con l’associazione, periti e avvocati non mi lasciano solo. Se è andata da sola o qualcuno l’ha portata, se i resti sono lì da vent’anni o sono stati portati dopo… Non lo so, è tutto da chiarire. Io la sera mi addormento con la sua immagine negli occhi”, dice. L’uomo ha confermato che in quel periodo Federica era un po’ depressa: “si era ritirata dai corsi a Roma. Per lei quella era stata una grande delusione. Prendeva qualche medicina. Però alla fine lavorava, aveva trovato un posto in un call center”. Quello di Federica potrebbe restare un giallo senza soluzione. Il papà ne è consapevole ed è pronto a qualunque responso, ma commenta: “Per la giustizia il caso è chiuso. Ma noi continuiamo a lavorarci, vedremo se riusciremo a capire qualcosa. Gli inquirenti ci hanno messo a disposizione tutta la documentazione, sono pronti a collaborare”.