Massimiliano Fedriga dopo crisi superata in Fvg: "Non ho mai pensato alle dimissioni, ma serviva un chiarimento". E sul terzo mandato: "Non lo imporrò mai"
Massimiliano Fedriga compatta il centrodestra in Friuli-Venezia Giulia e rilancia la sua leadership, spegnendo le polemiche degli ultimi giorni e la crisi politica all’interno della maggioranza regionale. In realtà, lui preferisce chiamarla “verifica”, dopo le tensioni degli ultimi mesi su temi delicati come ambiente e sanità. Comunque, dopo giorni di tensioni, nei quali era stato ipotizzato anche un rimpasto di giunta o addirittura la sfiducia al governatore, arriva la presa di posizione del presidente regionale, secondo cui la crisi è stata superata perché è stata raggiunta una nuova intesa programmatica tra i partiti della coalizione.
Fedriga ne ha parlato nell’intervista al Messaggero Veneto, nella quale ha chiarito di non aver mai pensato alle dimissioni, ma a cambiamenti, perché la compattezza è per lui fondamentale. L’esponente della Lega ha smentito le voci di possibili rimpasti, spiegando che dopo l’incontro con la premier Giorgia Meloni c’è stata solo una discussione con la coalizione. D’altra parte, non ha nascosto che ci sono state “proposte di cambi di delega”, ma alla fine è stata confermata la squadra; del resto, era impensabile sconfessare il lavoro positivo che ritiene sia stato fatto in Friuli-Venezia Giulia.
FEDRIGA SI RILANCIA: NUOVO ACCORDO IN FVG
Oltre a smentire liti in Fratelli d’Italia e a confermare di avere ottimi rapporti con tutti, Massimiliano Fedriga spera che la crisi sia una parentesi che non si ripeterà; infatti, il fatto che lui sia stato designato come arbitro e garante della maggioranza è “un segnale importante”. Dunque, la verifica ha portato a un chiarimento e a una distensione anche a livello di mano.
Comunque, si presenterà in Consiglio regionale per la mozione di fiducia, ma è solo una questione formale, visto che è stato già raggiunto un accordo che prevede chiarezza sugli impegni di governo, maggiore condivisione tra i partiti della coalizione e la messa nero su bianco dei tempi e dei contenuti dell’attività amministrativa regionale.
Ai microfoni del Messaggero Veneto ha smentito che l’assessore Riccardo Riccardi gli abbia chiesto di togliergli la delega alla Salute e ha confermato che ci saranno ulteriori confronti sulla riforma della sanità. Per quanto riguarda i rapporti con la premier Giorgia Meloni, ha sottolineato che sono ottimi e di aver risolto le incomprensioni.
DAL TERZO MANDATO ALLA RIFORMA DELLA LEGGE ELETTORALE
In merito alla riforma della legge elettorale regionale, Fedriga resta favorevole al terzo mandato, ma la decisione spetta al Consiglio: “Io non lo imporrò mai”. Andrebbero cambiate delle “storture” che generano distorsioni della volontà popolare. Dunque, il governatore del Friuli-Venezia Giulia vuole una legge elettorale con una rappresentazione della minoranza, prevedendo una quota garantita se una coalizione supera il 60%.
Il suo auspicio è che la legge diventi realtà entro la fine dell’anno o, al massimo, all’inizio del prossimo. Infine, esclude che il governo impugnerà la legge regionale, visto che si conoscerà l’esito del ricorso su quella del Trentino o, magari, ci sarà stato già un intervento a livello nazionale.