La fertilità è probabilmente correlata allo stile di vita. Il Ministero della Salute, come riportato dal Corriere della Sera, ha per questo motivo creato un tavolo di lavoro coordinato dalla dirigente medico interna al dicastero Maria Rosaria Campitiello e dal professor Fabrizio Cerusico, responsabile clinico presso il centro di procreazione medicalmente assistita RAPRUI di Roma. A partecipare anche Annamaria Colao, presidente della Società Italiana di Endocrinologia, e Nicola Colacurci, presidente della società Italiana di Ginecologia e Ostetricia.
Il loro obiettivo è proprio quello di analizzare il fenomeno in modo da contrastare la denatalità. Gli esperti hanno evidenziato già in passato dei punti di contatto. “Uno stile di vita corretto è basilare per la fertilità maschile e femminile. Ovviamente il concetto si estende sul piano medico a 360 gradi per la salute della persona. Per questo abbiamo coinvolto personalità portatrici di esperienze e competenze poliedriche che afferiscono a tutto tondo al vivere sano e bene”, ha sottolineato la dottoressa Maria Rosaria Campitiello.
Fertilità è correlata a stile di vita? Il tavolo del Ministero della Salute contro la denatalità
Il professor Fabrizio Cerusico ha ribadito da parte sua che “l’impegno a trovare soluzioni per contrastare la denatalità è un compito assistenziale necessario per tutta la classe medica”. È anche in questo contesto che si inserisce il tavolo di approfondimento creato dal Ministero della Salute per comprendere se la fertilità sia effettivamente correlata allo stile di vita di donne e uomini e in quel caso in che modo. L’esperto non ha molti dubbi: “Promuovere stili di vita virtuosi è la prima soluzione scientifica per aiutare la fertilità nel nostro Paese”, ha affermato.
Anche l’Istituto Superiore di Sanità è della medesima idea, tanto che ormai da diverso tempo mette in guardia la popolazione in merito all’influenza che fattori come il consumo di alcol, il fumo, l’attività fisica e la dieta possono avere sulla fertilità.