Si è tenuta nella giornata di oggi, sabato 17 maggio 2025, la seconda edizione della sua storia del Festival Made in Lombardia, un evento che, come facilmente intuibile dal nome, rappresenta una vetrina del “saper fare” nella regione locomotiva d’Italia, come da sempre viene soprannominata la nostra Lombardia.
In piazza, moltissimi giovani artigiani lombardi, fra i più importanti dell’intera nazione, per un evento che è stato organizzato da Regione Lombardia, ma anche dalla startup Eccellenza Italiana, in collaborazione con Unioncamere.
La decisione di riproporre il Festival Made in Lombardia è giunta dopo che la prima edizione, quella targata 2024, aveva riscontrato un grande successo; da qui, appunto, la scelta di fare il bis, garantendo la giusta visibilità a 40 giovani artigiani che sono scesi in piazza per mostrare le proprie abilità: piazza Città di Lombardia, situata nel cuore di Milano, si è così trasformata in un grandissimo laboratorio, una grande bottega (per usare un termine ormai quasi in disuso), dove i protagonisti erano appunto i giovani lavoratori.
FESTIVAL MADE IN LOMBARDIA, PER VALORIZZARE I LAVORI “MANUALI”
Obiettivo: provare a non perdere alcuni storici lavori manuali, invogliando così le nuove generazioni a intraprendere delle strade lavorative che sono ormai in disuso, il tutto all’interno di una cornice in cui, oltre agli artigiani più brillanti della Lombardia, vi erano workshop, incontri con esperti e figure rinomate nel campo del design, ma anche della moda e dell’enogastronomia.
A condurre lo show sul palco vi era il grande Germano Lanzoni, noto per essere il “milanese imbruttito” ma anche lo speaker di San Siro per il Milan, e con lui l’assessore Guido Guidesi, promotore dell’iniziativa, che ha invocato un cambio di approccio del mondo artigianale affinché possa diventare più attrattivo nei confronti dei giovani, evitando così di disperdere tutto il patrimonio lombardo che è legato ad anni ed anni di tradizione artigianale locale.
Iniziative come il Festival Made in Lombardia aiutano in tal senso, ma anche raccontare storie di successo dei grandi imprenditori lombardi che hanno iniziato la loro carriera come piccoli artigiani locali.
FESTIVAL MADE IN LOMBARDIA, L’ARTIGIANATO LOCALE RICONOSCIUTO IN TUTTO IL MONDO
Si pensi, ad esempio, al distretto della seta di Como, ma anche ai tipici formaggi lombardi, come il Gorgonzola, il Taleggio e parte del Parmigiano Reggiano, senza dimenticarsi delle liuterie cremonesi, da cui proviene il grande Antonio Stradivari, arrivando fino alla pasticceria lombarda.
Come ad esempio i dolci di Iginio Massari, ma anche di Filippo Valsecchi, campione mondiale nel suo campo, e concludendo con il centro mondiale del mobile nella Brianza.
“Vogliamo continuare a scommettere sui giovani” – ha assicurato Guidesi – “anche grazie a queste iniziative”, ricordando le potenzialità straordinarie delle nuove generazioni di oggi.
Fra le dimostrazioni di oggi più interessanti: la lavorazione delle borse di tela, ma anche quella del legno e del vetro soffiato, senza dimenticare l’arte della ceramica, chiare espressioni del “saper fare” lombardo.
Per Guidesi, è anche grazie a questa artigianalità che la Lombardia ha saputo primeggiare in Europa, ma, come detto sopra, “serve un cambio di passo in termini di mentalità”, una sfida senza dubbio apertissima che la Lombardia vuole giocarsi a viso aperto, grazie anche all’apporto di questi giovani volenterosi.
FESTIVAL MADE IN LOMBARDIA E LE ALTRE INIZIATIVE REGIONALI PER L’ARTIGIANATO
Ovviamente il Festival Made in Lombardia non è l’unica iniziativa che la Regione dedica all’artigianato, tenendo conto degli strumenti che vengono messi in campo per supportare direttamente le imprese artigianali. Su tutti spicca il sostegno alle attività storiche, per un totale di quasi 4.000 in tutta la regione, di cui 161 riconosciute nell’ultimo anno.
Si tratta di un bando del valore di 2,5 milioni di euro che permette a quelle aziende che rientrano nei requisiti di ricevere delle agevolazioni consistenti per quanto riguarda, ad esempio, il rinnovo di macchinari e arredi, ma non solo. Contributi sono ovviamente previsti anche per le nuove attività, ma anche per quelle aziende che si sono trovate in difficoltà per via degli alti costi energetici.