Quella di oggi è una giornata molto importante per l’infermiera di Prato che dava lezioni private di inglese ad un minorenne, da cui ha avuto un figlio. La Procura vuole sentirla di nuovo dopo l’incidente probatorio del 15enne. E l’interrogatorio si è tenuto poco fa: stando a quanto riportato da “La Vita in Diretta”, è durato poco, una trentina di minuti. Pare che la posizione della donna possa aggravarsi: rischia nuove accuse. Ci sono nuovi capi di imputazione. Si tratta di nuove indiscrezioni in merito all’inchiesta che è ancora in corso. Ora rischierebbe l’accusa di violazione di domicilio, perché sarebbe rimasta a casa del ragazzo oltre le ore di lezione, tradendo la fiducia dei genitori del 15enne. I suoi avvocati hanno dichiarato che la donna è disposta a collaborare e anche oggi ha voluto ribadire la sua verità davanti ai pm, ma i giudici potrebbero chiedere subito il processo. (agg. di Silvana Palazzo)
FIGLIO CON 15ENNE, CHIESTO NUOVO INTERROGATORIO
Nuovo interrogatorio per la donna di Prato accusata di atti sessuali con minore e violenza sessuale per induzione con lo studente di 15 anni a cui dava ripetizione di inglese. La 31enne, che ha avuto un figlio dal ragazzino, deve comparire davanti ai sostituti procuratori Lorenzo Gestri e Lorenzo Boscagli. Si tratta del secondo interrogatorio per la “prof”, che era stata sentita dai pm una prima volta subito dopo l’apertura dell’indagine. La richiesta di risentire l’indagata è arrivata proprio dalla procura. Come riportato da La Nazione, gli investigatori ritengono che ci siano degli aspetti da chiarire dopo il racconto della vicenda fatto dal 15enne. Quest’ultimo è stato infatti sentito la settimana scorsa in incidente probatorio. La 31enne di Prato è ai domiciliari dal 27 marzo per il pericolo di inquinamento delle prove e reiterazione del reato. I suoi avvocati avevano presentato istanza di revoca della misura, ma il Riesame l’ha respinta. Il 2 aprile è stata poi sentita per l’interrogatorio di garanzia dal gip.
LA “PROF” RISCHIA NUOVE ACCUSE
Alla “prof” di Prato potrebbe essere contestato anche il reato di violenza sessuale su minore e violazione di domicilio. La 31enne dal canto suo aveva ammesso di aver avuto una relazione con il minore, ma avrebbe sostenuto di aver avuto i primi rapporti sessuali con lui dopo che il ragazzino aveva compiuto 14 anni. La versione è stata ribadita anche nel corso dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip del Tribunale di Prato, Francesca Scarlatti, e poi davanti ai giudici del Tribunale del Riesame di Firenze, che hanno respinto la richiesta di revoca degli arresti domiciliari. La versione del ragazzo invece è ritenuta coerente con l’accusa delineata finora Dale indagini della squadra mobile. Nell’inchiesta è coinvolto anche il marito della 31enne, indagato per alterazione di stato: ha riconosciuto come suo figlio pur sapendo che il padre era il minore. Anche lui potrebbe essere ascoltato nuovamente dai pm, alla luce di quanto emerso nell’incidente probatorio.