Una donna residente nel torinese ha ottenuto che il figlio di quasi 50 anni venisse allontanato da casa in quanto ‘fannullone‘. Nel descrivere il figlio, la madre ha infatti spiegato: “Non si droga, non beve alcolici, non mi aggredisce – si legge sul sito di Fanpage – ma non vuole proprio ascoltarmi: tiene pulita solo la sua camera, ma poi non mi aiuta nelle faccende domestiche. È un pelandrone, ma ha quasi 50 anni e io non posso mantenerlo per sempre”.
Ad accogliere la richiesta della donna, evidentemente stanca di mantenere il figlio da ormai 50 anni, senza che lo stesso desse il minimo segnale di aiuto in casa (la presenza in casa è stata definita dalla madre “parassitaria”), è stato il pm torinese Enzo Bucarelli. Oltre a non lavorare, quindi a farsi mantenere e a non portare soldi in casa, il figlio quasi 50enne non muoveva nemmeno un dito, ed inoltre, non era intenzionato a cambiare vita a breve. “Gli ho anche offerto dei soldi, 300 o 400 euro al mese per andarsene – ha aggiunto la madre, come riporta Repubblica – ma non ha accettato. Lui dice che sta bene lì, a casa mia”.
FIGLIO FANNULLONE DI 50 ANNI ALLONTANATO: “UNA VOLTA MI HA ANCHE MINACCIATA”
Alla madre svilita non restava altro che rivolgersi alle autorità, e la donna ha così chiamato prima i carabinieri e poi la procura, chiedendo di fare qualcosa per allontanare il figlio, definito un “fannullone”, dall’appartamento in cui viveva con il marito nonché padre dello stesso 50enne. A complicare le cose il fatto che lo stesso 50enne soffrirebbe di disturbi mentali: “Ha un’insufficienza mentale lieve e un’invalidità di tipo psichico”, ha fatto sapere la madre, ed inoltre, la stessa avrebbe anche subito minacce: “Mi ha detto che se l’avessi sbattuto fuori di casa mi avrebbe ammazzato”. Cinque anni fa si è verificato anche un episodio di violenza fisica, con la donna che sarebbe stata presa a schiaffi: “Non mi ha fatto male, ma mi ha ferito. Io voglio solo che se ne vada, e ho paura che mi faccia del male anche perché quando mi ha minacciata aveva lo sguardo cattivo. E quando gli dicevo qualcosa, lui mi faceva dei dispetti, il citofono rotto, danni alla mia auto. Diceva che erano stati i suoi amici ma io lo sapevo che era lui”. E pensare che la madre era riuscita in passato a fare andare il figlio fuori casa: “C’era ancora mio marito, ed è stato lui a volere che tornasse. Io mi sono intenerita e gli ho riaperto la porta di casa”.