Si è tenuto a Milano l'evento di Fondazione Lombardia per l'Ambiente-FLA "il ruolo delle imprese per la tutela e il potenziamento della biodiversità"
Si è tenuto nei giorni scorsi il Festival della Biodiversità organizzato da Parco Nord Milano, durante il quale si è svolto l’incontro promosso da FLA (Fondazione Lombardia per l’Ambiente) intitolato Il ruolo delle imprese per la tutela e il potenziamento della biodiversità, dedicato – com’è facile intuire – al ruolo che ogni impresa può e dovrebbe avere per tutelare la natura che ci circonda, partendo dal significativo dato di quella stima della Banca Mondiale secondo cui, senza interventi per tutelare la biodiversità, il mondo rischia di perdere 2,7 trilioni di dollari di PIL entro il 2030: un evento – quello di FLA – particolarmente importante, al quale abbiamo partecipato per raccogliere i pareri dei tanti presenti in qualità di speaker.
È proprio, non a caso, Fabrizio Piccarolo – il direttore di FLA – a spiegarci che “il convegno è stato orientato a sottolineare il ruolo delle aziende (…) sulla tutela e sul ripristino della biodiversità”, in un contesto in cui, da una visione in cui era considerata “un oggetto solo da tutelare”, è diventata una vera e propria call to action che richiama “tutta la società”: l’obiettivo – ricorda Piccarolo – è quello di “migliorare e ripristinare [le] aree” verdi del territorio; mentre l’incontro dei giorni scorsi è stato una dimostrazione di come “un impegno comune di istituzioni, enti di ricerca e settore privato [possa] dare un forte impulso, un forte segnale e un forte intervento a favore della biodiversità”.
Presente tra gli ospiti di FLA anche l’assessore al Territorio e ai Sistemi verdi della Regione Lombardia, Gianluca Comazzi, che ha ricordato il fermo impegno dell’amministrazione regionale “per ridurre il consumo di suolo, per promuovere la sostenibilità ambientale” – purché quest’ultima sia “allineata anche a quella economica e sociale” – e per “difendere i nostri parchi e tutelare i grandi patrimoni di biodiversità”; mentre, dal canto suo, il presidente di Parco Nord Milano che ha ospitato l’evento FLA, Marco Marzorati, ha definito “molto significativo” il ruolo che le imprese possono svolgere per tutelare la biodiversità, rendendo profondamente collegati tra loro “l’aspetto economico” tipico delle imprese private “e la tutela dell’ambiente”.
Gli ospiti dell’evento FLA sulla biodiversità: le imprese virtuose e i loro progetti di tutela ambientale
Tanti gli ospiti all’evento FLA in rappresentanza di quel virtuoso mondo delle imprese che tutelano la biodiversità, partendo dal direttore di Milano Serravalle, Marco Colloredo, che ha ricordato la sua collaborazione con la Fondazione per “il monitoraggio di tutte le specie faunistiche” per mettere in campo “interventi al fine di mantenere queste specie all’interno di queste aree”; mentre l’AD di Società Acqua e Sole, Francesco Natta, ha ricordato che l’obiettivo comune deve essere quello di “riuscire a coinvolgere il territorio, le amministrazioni e le aziende affinché si possa produrre di più, consumando meno”.
All’evento FLA abbiamo poi avuto modo di parlare con la responsabile al Sustainable Development di SACBO Spa, Elena Massoletti, che si è soffermata sul suo impegno – assieme alla Fondazione Lombardia per l’Ambiente – per tutelare “la biodiversità in aeroporto”, partendo dal “monitoraggio delle varie specie” per capire le interazioni che hanno con il traffico aereo e mettere in campo eventuali misure per supportarle; mentre il collega Davide Canuti, di SEA Milano Airports, ha ricordato l’importante ruolo della sua azienda “come presidio territoriale anche di sostenibilità”, citando poi le collaborazioni con FLA “sulle tematiche connesse al monitoraggio dello stato, delle componenti naturalistiche, della biodiversità del territorio”.
Infine – e certamente non per importanza –, il direttore di FNM Group, Marco Piuri, all’evento milanese di FLA ci ha ricordato il progetto PiantalaLì, attivato con Trenord per stimolare la piantumazione di nuovi alberi in una serie di aree individuate assieme alla Fondazione, “tenendo conto di diversi contesti e di diverse esigenze”, con l’obiettivo di lasciare un’importantissima “eredità (…) al territorio che possa continuare ad essere sviluppata e gestita”.