Cosa sta succedendo in Forza Italia, tra il convegno di Palazzo Grazioli e la (presunta) corrente di Occhiuto: gli scenari e il chiarimento con Tajani
LE TENSIONI E IL CHIARIMENTO DOPO LA SEGRETERIA DI FORZA ITALIA: COSA STA SUCCEDENDO TRA TAJANI E OCCHIUTO
Da qualche giorno è esplosa, almeno a livello locale, una tensione politica non da poco in Forza Italia Calabria, con le istanze del Governatore Roberto Occhiuto che sarebbero giunte fino al leader nazionale Antonio Tajani, con retroscena che danno il Presidente da poco rieletto alle Regionali 2025 verso la composizione di una corrente interna che possa sfidare in futuro la leadership del Ministro degli Esteri.
Dal “Corriere della Sera Calabria” fino a Dagospia, sono diversi i retroscena che si susseguono davanti ad un fatto visto come elemento scatenante le tensioni interne: il prossimo 17 dicembre 2025 sarebbe infatti stato organizzato un convegno a Palazzo Grazioli, sede romana storica della famiglia Berlusconi, con presente per l’appunto Occhiuto e i parlamentari più vicini alla primogenita del Cavaliere (Marina Berlusconi, ndr). Sempre secondo queste ricostruzioni, in quell’occasione sarebbe dovuta nascere la corrente di Occhiuto, sostenuta dai parlamentari Alessandro Cattaneo e Deborah Bergamini, con palese “sfida” alla gestione nazionale di Forza Italia appaltata a Tajani, Gasparri e Barelli.

Al culmine della tensione esplosa tra Reggio Calabria e Roma, lo scorso venerdì al termine della riunione di Segreteria, si sarebbero incontrati il leader nazionale e il Governatore calabrese per un chiarimento urgente: stando a quanto raccolto fino ad oggi, Occhiuto avrebbe spiegato a Tajani che non intende creare alcuna corrente nel convegno del 17 dicembre, ma che il suo tentativo di avere un ruolo più preminente a livello nazionale non significa fare “le scarpe” al segretario ufficiale di Forza Italia.
LA “TREGUA” IN FORZA ITALIA: OCCHIUTO “NON FARÒ NESSUNA CORRENTE”
Tregua siglata? In parte sì, visto che appunto non nascerà per il momento nessuna corrente interna al partito: certo il dubbio che Occhiuto stia ponendo le basi per ”scalare” i vertici di Forza Italia permane, e da qui sarebbe venuta la tensione politica interna alla lista moderata presente nella coalizione di Centrodestra e nel Governo Meloni.
Da più parti emerge comunque l’intento di avere una sorta di “coordinatore” per le fasce di minoranza interne a Forza Italia, un po’ quello che un tempo aveva l’ex Ministro Claudio Scajola: che sia il Ministro Zangrillo o il Governatore Occhiuto, un nome che possa contendere parte delle correnti interne alla leadership di Tajani rimane un punto politico di rilievo. Al momento non si ha alcuna rottura formale, anzi è il Presidente di Regione Calabria a confermare la piena stima e fiducia nella guida del partito.

Certo le interlocuzioni su ruoli, leadership e rapporti con la famiglia Berlusconi fanno intendere che la tregua per ora è solo parziale, e potrebbe portare ad una più lunga fase negoziale interna che qualcosa potrebbe cambiare negli equilibri delle rappresentanze, sia parlamentari che alla guida del partito. Al momento Tajani punta dritto ai congressi regionali entro marzo 2026 e a quello nazionale entro settembre prossimo, dove potrebbe formalizzarsi una candidatura opposta alla sua: le interlocuzioni permangono, le trame tra big e giovani in Forza Italia pure, per il momento comunque senza formalmente alcuna nuova corrente.
