Franca Leosini torna in televisione dal prossimo 4 novembre, due puntate in prima serata su Rai Tre (la seconda l’11 novembre dalle ore 21:20), in cui tratterà due vecchi casi di cronaca nera. Il programma si chiamerà “Che fine ha fatto Baby Jane?”, titolo di un film del lontano 1962: «L’ho preso in prestito dal film horror – Franca Leosini intervistata dai microfoni di Libero . il tema delle due puntate tratta due efferati delitti. Il mio pensiero è proprio quello di capire qual è la realtà e quale sarà il destino di questi uomini che hanno commesso un crimine, ma che sono tornati liberi. La società li accoglie? Come vivono lottando contro i ricordi?».
E ancora: «Parlo con i protagonisti, si fidano di me, io non giudico e loro lo sanno. Dopo anni di carcere il debito con la società lo hanno scontato, cerco di recuperare il loro passato e il presente». France Leosini aveva già parlato con loro in occasione del suo precedente programma “Storie maledette”: «Sì, sono personaggi che avevo già incontrato in carcere per quel programma. Ora Addamo è fuori, ha pagato il suo debito con la società. Ma stare fuori per loro non è facile: c’è stato il perdono sociale? Ma la società che non dimentica è difficile che perdoni».
FRANCA LEOSINI: “SE TUTTO VA BENE TORNO A FEBBRAIO IN TV…”
Nei suoi programmi Franca Leosini non parla mai di femminicidio, termine che la stessa rifiuta: «Non mi piace questa parola: che significa? È un delitto commesso ai danni delle donne e detesto questo termine che sembra alleggerire ciò che è stato commesso».
Il pubblico ama Franca Leosini, e secondo i colleghi di Libero lo si deve soprattutto alla sua onestà intellettuale: «È ciò su cui conto. Ora spero che questa nuova avventura professionale trovi sempre lo stesso riscontro. È un programma molto difficile come tutto ciò che ho percorso. Bisogna studiare gli atti, non ci si può far trovare impreparati. Parliamo di fatti importanti». E chissà che dopo queste due puntate di novembre, a breve non la rivedremo nuovamente in televisione: «Ho investito molto sul piano lavorativo – conclude – e se tutto va bene a febbraio torno con altre storie. Anche più complesse».