Era a pochissime ore dalla pensione il brigadiere capo dei carabinieri 59enne Carlo Legrottaglie quando ha deciso – con il consueto coraggio che i militari dell’Arma dimostrano in queste occasioni – di lanciarsi all’inseguimento di due rapinatori che avevano provato a svaligiare un distributore di carburante a Francavilla Fontana (alle porte di Brindisi), salvo venir raggiunto da un proiettile sparato da uno dei due rapinatori qualche minuto più tardi che l’ha ucciso sul colpo, privandolo del meritato riposo dopo anni di servizio.
Una vicenda – quella di Carlo Legrottaglie – che ha scosso profondamente il commissariato nel quale ha sempre lavorato e che ha raccolto il cordoglio della politica, iniziata nella mattinata di oggi attorno alle 7: proprio in quel momento la sua Gazzella sulla quale viaggiava con un collega ha ricevuto la chiamata sul tentativo di rapina, intervenendo e beccando immediatamente i due rapinatori che si sono dati (ovviamente) alla fuga.
Carlo Legrottaglie e il collega si sono lanciati dietro a quella Lancia Y nel tentativo di fermare ed arrestare i due rapinatori: dopo alcuni speronamenti e giunti ormai in aperta campagna, la Lancia Y si è schiantata contro un muretto e i malviventi hanno deciso di procedere nella loro fuga a piedi, tallonati da vicino dai due militari costretti a dividersi per seguire l’uno e l’altro che avevano preso strade diverse sperando di seminare i militari.
Secondo quanto ricostruito fino a questo momento sull’accaduto a Francavilla Fontana, tra uno dei due rapinatori e Legrottaglie è scoppiato un breve conflitto a fuoco nel quale il militare è rimasto mortalmente ferito; mentre il collega – uditi gli spari – ha interrotto l’inseguimento per accertarsi che non si fossero feriti o morti, scoprendo però che la vittima era il collega: domani sarebbe iniziato un mese di congedo, al termine del quale – il prossimo 11 luglio – avrebbe raggiunto il pensionamento.

Francavilla Fontana: dopo ore di ricerche, individuati i responsabili dell’omicidio di Carlo Legrottaglie
Il collega di Carlo Legrottaglie – ovviamente – ha lanciato subito l’allarme e in breve tempo sono arrivati sulla scena i rinforzi per concludere la ricerca dei rapinatori e il 118 che non ha potuto far nulla per il militare se non constatarne il decesso e prestare soccorso al collega che era sotto shock: nel frattempo le ricerche dei due fuggitivi sono proseguite grazie anche all’ausilio di un elicottero dei Carabinieri e dopo alcune ore sono stati individuati nella cascina “Le Monache” tra Grottaglie e Martina Franca.
Raggiunti dai militari, i due hanno aperto nuovamente il fuoco ma questa volta ad avere la peggio è stato uno di loro che si è accasciato al suolo: si tratterebbe di Michele Mastropietro, responsabile dello sparo che ha ucciso Carlo Legrottaglie, già noto alle forze dell’ordine per una rapina nel 2012 a un furgone portavalori; mentre il suo complice – che si è arreso poco dopo – è l’incensurato Camillo Giannattasio, attualmente sottoposto ad arresto.
Da questa mattina non riesco a pensare ad altro che non sia la drammatica morte del Brigadiere Capo Carlo Legrottaglie.
Domani, finito il turno, sarebbe andato in precongedo fino al giorno della meritata pensione.
Ma lui era un Carabiniere, lo era stato tutta la vita e lo è… pic.twitter.com/P0RJjaypPD— Guido Crosetto (@GuidoCrosetto) June 12, 2025
Carlo Legrottaglie, 59 anni. Carabiniere, marito, padre.
Gli mancava pochissimo alla pensione, ma ha scelto di intervenire comunque. Come sempre. Per dovere, per coraggio, per quella divisa che portava con onore.A strapparlo alla vita è stata la mano vile di chi fugge dalla… pic.twitter.com/YcTRJ5fAxl
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) June 12, 2025