Francesca Fabbri Fellini, nipote di Federico, ha raccontato l'amato zio negli studi del programma di Rai Due, I Fatti Vostri: ecco le sue parole
La nipote del geniale Federico Fellini, Francesca Fabbri Fellini, è stata ospite nella giornata di ieri del programma di Rai Due, I Fatti Vostri: “Era dotato di polvere di stelle – esordisce la figlia della sorella del grande regista – ne uscivi arricchito da un incontro con lui, perchè imparavi tanto, ti faceva sentire la persona più importante sulla terra e questo non è da tutti, non tutti i grandi hanno questa capacità ed empatia, di entrare in contatto con le persone”.
Un Fellini che era amato e idolatrato quasi come fosse una divinità: “Lo fermavano da Canova la mattina quando lui partiva per andare a Cinecittà, lo toccavano sul cappotto e sulla sciarpa, come se fosse qualcosa di meraviglioso che si concretizzava, era amato da tutti, a partire dai tassisti, l’amavano tantissimo”. Francesca Fabbri Fellini ha avuto tra l’altro l’onore di avere Federico Fellini e la sua adorata moglie Giulietta, come padrino e madrina al battesimo: “Non è da tutti avere il giorno del tuo battesimo, 6 giugno 1965 zia Giulietta e zio Chico, il pedigree non era male ed era un anno magico per Federico perchè lui era uscito nel 164 con “Giulietta degli spiriti” e con quel film Federico diventava a colori. Lui mi chiamava la bamboccia, mi diceva che ero nata con la ruggine perchè avevo i capelli rossi mentre i miei genitori erano scuri”.
FRANCESCA FABBRI FELLINI: “SUA MAMMA LO CAPI’ FIN DA BAMBINO…”
Sull’approccio di Federico al mondo del cinema e in generale dell’arte: “Fu convinto dalla sua mamma, creatura meravigliosa, unica, l’aveva capito già quando aveva 6/7 anni regalandogli un teatro dei burattini, aprendo un mondo meraviglioso: lui faceva i costumi dei burattini, gli dipingeva la faccia, inventava personaggi e storie. Regalò a Federico anche un bellissimo album da disegno con pastelli e disegnando insieme è riuscita a incanale questa dote di Federico che era anche un grande disegnatore”. Sul rapporto fra Federico Fellini e la moglie Giulietta, grandissima attrice: “Era l’incontro della vita, lui diceva sempre che aveva cominciato a vivere quando aveva incontro Giulietta, il complemento più bello che si possa fare ad una campagna. Quest’anno è il suo centenario, era nata il 23 febbraio del 1921. Giulietta è stata forse troppo dimenticata, emergeva sempre Federico, ma Giulietta ha ricevuto i complimenti anche da Charlie Chaplin che si era inchinato davanti a lei dicendole che era l’attrice che ammirava di più, la Charlotte in gonnella”. Su Papa Francesco: “Cita molto il film “La strada” e la metafora del sassolino, ho una bellissima lettera dove lui mi dice l’importanza che ha avuto questo film in tutta la sua vita e l’importanza di Federico, una cosa molto bella”. Infine sulla Fellinette, disegno che aveva realizzato Fellini per la nipote, Francesca racconta: “Me l’aveva regalato nel 1971, era il 20 gennaio, il suo compleanno, l’aveva chiamato la Fellinette, è un disegno che ho nella camera da letto, e partendo da quello ho deciso di fargli un omaggio per il centenario: l’anno scorso ho debuttato alla regia con un corto in animazione, ed è stata un’avventura molto bella. Adesso parteciperemo ad un festival prestigioso a Kiev”.