Qualche tempo fa avrebbe compiuto 78 anni e, in attesa di scoprire qualcosa in più del padre del Pupone giallorosso nel documentario “Mi chiamo Francesco Totti” che questa sera andrà in onda in prima tv su Rai 1, una cosa è certa: Enzo Totti manca a tutti in famiglia, tanto da essere stato non solo una figura fondamentale nella carriera del più importante calciatore italiano dai tempi di Piola e Meazza prima e di Rivera poi, ma anche importante per quella Ilary Blasi che da qualche tempo non fa più coppia fissa con Francesco.
ENZO TOTTI, CHI ERA IL PAPA’ DI FRANCESCO?
Ma chi è stato Enzo Totti e cosa sappiamo del papà di Francesco, scomparso nell’ottobre 2020 all’età di 76 anni durante la fase più cruda della pandemia da Covid-19 nel nostro Paese? Ricoverato in quel periodo all’ospedale “Spallanzani” di Roma perché positivo al Coronavirus, il genitore del Pupone era da tempo alle prese con altre patologie tra cui pare non solo un problema cardiaco risalente a qualche anno fa ma pure una forma di diabete: era anche questo il motivo per cui quello che nel centro sportivo di Trigoria non era più solo “il padre di Totti” ma uno di famiglia aveva cominciato a ridurre le visite. Da tutti, giocatori passati e quelli che all’epoca ancora militavano nella Roma, era conosciuto col simpatico nomignolo di “sceriffo” e proprio grazie a lui era nata un’idea diventata poi tradizione fissa nello spogliatoio, ovvero portare pizza bianca e mortadella a tutti in occasione di ogni compleanno di Francesco.
ENZO TOTTI, A TRIGORIA ERA PER TUTTI LO ‘SCERIFFO’ E…
L’origine del nomignolo “sceriffo”, a dire il vero, non era riferito a un carattere propriamente burbero o a episodi particolari, ma era stato coniato tra le mura domestiche dai suoi figli e lo aveva da allora accompagnato sempre. Tuttavia, come ha raccontato una volta il suo erede più illustre durante una intervista, papà Enzo era comunque uno non avvezzo ai complimenti: “Non me li ha mai fatti, anzi mi ha sempre bastonato… Quando facevo due gol, mi diceva che ne avrei dovuti segnare anzi quattro” aveva scherzato Totti parlando alla ‘Gazzetta dello Sport’.
Questo rapporto non certo tenero ma pieno di un affetto tutto privato tra padre e figlio è anche il motivo della tenera e, sicuramente col sorriso sulle labbra, dedica che lo scorso 3 giugno Totti ha rivolto attraverso una Storia su Instagram al padre Enzo. “Ovunque sarai, buon compleanno Sceriffo” ha scritto Francesco, allegando una foto al mare da piccolissimo e in braccio al genitore. E va ricordato, con la memoria che torna a quasi due anni fa, pure il commovente ricordo di Ilary per il suocero: “Non si è mai pronti alla morte di un genitore, non c’è un momento in cui sei pronto… Ma sicuramente il modo in cui è successo a mio suocero è stato crudele e violento” aveva detto Ilary a ‘Verissimo’, aggiungendo che “Ti vengono poi quei sensi di colpa, parlo per Francesco, perché ho visto quanto ha sofferto (…) per questo bisognerebbe dire ‘ti voglio bene’ ai propri genitori tutti i giorni o quasi”.