Questa sera a 'Confessione reporter', il legale di Sabrina Misseri Franco Coppi: da sempre crede totalmente all'innocenza della sua assistita
Tornerà in onda questa sera una nuovissima stagione di Confessione Reporter – sempre presentato da Stella Pende, per la seconda serata di Rete 4 – che vede tra i protagonisti l’avvocato Franco Coppi, storico legale di Sabrina Misseri per il certamente noto caso di Avetrana, in cui venne uccisa la giovanissima Sarah Scazzi: una figura – quella dell’avvocato – che non ha mai smesso di dirsi completamente certo dell’innocenza della sua assistita e della madre di quest’ultima, Cosima Serrano; ma mentre avanza l’età, Franco Coppi inizia a temere che non riuscirà a veder prevalere la giustizia e che il caso dovrà essere portato avanti dal suo studio.
Soffermandoci sulla figura di Franco Coppi, è interessante notare che la sua carriera è costellata di casi di altissimo livello, tra il già citato delitto di Avetrana, quello di via Poma, quello di Marta Russo e – tra i tantissimi – quello Mediaset a carico di Silvio Berlusconi: nato nel 1938, anche all’età di ormai 87 anni non sembra intenzionato a rinunciare tanto presto all’aula dei tribunali; mentre, oltre all’attività di avvocato, ha sempre portato avanti anche quella di docente di Diritto penale alla Sapienza di Roma.
Chi è Franco Coppi, legale di Sabrina Misseri: da sempre sostiene l’innocenza della sua assistita
Tornando a noi, per capire la posizione di Franco Coppi sul delitto di Avetrana è utile ricordare che la versione ufficiale delle sentenze vede nelle persone di Sabrina Misseri e Cosima Serrano le ideatrici dell’omicidio di Sarah Scazzi, incastrate da alcune prove e – soprattutto – dalle parole di Michele Misseri (padre e marito delle due condannate); mentre quest’ultimo fu condannato solamente per occultamento di cadavere e inquinamento delle prove e recentemente è tornato in libertà, continuando a professarsi unico assassino della nipote.
Parole alle quali crede fermamente anche Franco Coppi, recentemente intervistato dal Messaggero dopo aver presentato un ricorso per Sabrina Misseri alla Corte di giustizia europea: al quotidiano romano, il legale si è detto totalmente certo dell’innocenza della cugina della vittima, confessando che “vivo questa ingiustizia con (…) angoscia“, temendo che non riuscirà mai a restituire personalmente la libertà alla sua assistita; raccontando, peraltro, di sentirla tramite lettera “continuamente” e che lei “più passa il tempo [e] più perde le speranze”.