I fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo sono due gemelli, classe 1988, che hanno dimostrato fin da bambini una forte passione per l’arte, appassionandosi alla pittura, alla fotografia e alla poesia. Pur non avendo alle spalle una specifica formazione cinematografica hanno intrapreso un percorso nel mondo del cinema, pur continuando a lavorare come camerieri, giardinieri e baristi. Il 2020 è stato un anno ricco di soddisfazioni professionali grazie al loro secondo film “Favolacce”. Lo scorso anno, hanno anche pubblicato anche il loro primo libro autobiografico, “Farmacia Notturna”. Non si tratta della prima pubblicazione, infatti, nel 2019, avevano pubblicato, con al casa editrice La nave di Teseo, la loro prima raccolta di poesie dal titolo “Mia Madre è un’arma”. Il loro primo film “La terra dell’abbondanza” risale al 2018: la pellicola è stata presentata in occasione del Sessantottesimo Festival internazionale del cinema di Berlino, ottenendo un buon consenso sia da parte del pubblico che della critica.
“Favolacce”, il film dei fratelli D’Innocenzo
Il film “Favolacce” dei fratelli D’Innocenzo è stata presentata in anteprima in occasione del Festival Internazionale del cinema di Berlino il 25 febbraio 2020. La pellicola avrebbe dovuto uscite nei cinema, ma l’emergenza sanitaria legata alla pandemia ha stravolto i piani, rendendo disponibile “Favolacce” sulle piattaforme on demand solo a inizio maggio. La trama prende spunto da un diario trovato nell’immondizia e trova la sua ambientazione nella periferia romana. I protagonisti sono delle persone avide, insoddisfatte, invidiose che vivono la loro vita facendo emergere fragilità, titubanze, malesseri e rancori. Il finale, rancoroso e triste, costringe però ad una necessaria riflessione: una delle protagoniste, presumibilmente sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, insieme al suo ragazzo rimane coinvolta in un omicidio-suicidio dopo aver annegato la loro figlioletta neonata. La pellicola è stata premiata al Festival di Berlino del 2020 con l’Orso d’argento per la migliore sceneggiatura. Il film è stato candidato ai Nastri d’argento 2020 come miglior film, miglior regia e migliore sceneggiatura. Inoltre, “Favolacce” è stato premiato anche con il Globo d’oro come miglior regia e miglior sceneggiatura, gli stessi premi sono stati riconosciuti con il Ciak d’oro.
Le influenze dei fratelli D’Innocenzo
Intervistati da Hot Corn, Damiano e Fabio D’Innocenzo hanno parlato del loro film: “Favolacce tocca argomenti di cui si parla da sempre. La cronaca ma anche la storia vengono archiviate mentre il simbolo resta. Favolacce è un film archetipico ma ha tantissimi riferimenti alla pandemia: dall’isolamento alla voglia di liberazione. Per fare film sull’isolamento non c’è certo bisogno del Coronavirus, basta pensare a Taxi Driver, ad oggi ancora il miglior film sull’isolamento”. I due fratelli hanno rivelato di ispirarsi a Charles M. Schultz, il creatore di Charlie Brown, agli scrittori americani Raymond Carver e Richard Yates, e Gianni Rodari, per la sua semplicità. Rispetto alla periferia romana del film “La terra dell’abbastanza”, per “Favolacce” hanno preferito un paesaggio che non fosse subito riconoscibile.