Fuksas: “90% scuole italiane non a norma”/ “In Italia 8 milioni di case abusive”

- Davide Giancristofaro Alberti

Massimiliano Fuksas, uno dei più grandi architetti a livello mondiale, è stato ospite ieri sera del programma di La7, In Onda: le sue parole sul condono e l'abusivismo edilizio

fuksas 2022 inonda 640x300 Massimiliano Fuksas a In Onda

Il grande architetto, Massimiliano Fuksas, è stato intervistato nella serata di ieri dal programma di La7, In Onda. Si parlava dei condoni, tenendo conto anche del recente disastro avvenuto a Ischia, la frana che ha causato 8 morti, e a riguardo l’archistar ha spiegato, esternando dati a dir poco da brividi: “Il 90 per cento delle scuole non è assolutamente a norma, me ne prendo la responsabilità, il 90 per cento delle scuole italiane non è a norma”, ha poi ribadito.

Quindi Massimiliano Fuskas ha spiegato come avviene all’estero rispetto all’Italia: “Il condono, e questo è un fatto importante, è considerato una sanatoria, cioè quando c’è un condono la gente, con la velocità del suono, si affretta a costruire per poi poterlo condonare e questa è la follia. Questo è un Paese non governato, il territorio non è governato e non vuole essere governato”. Paolo Mieli, ospite anch’egli a In Onda, ha poi chiesto: “Ma tu che lavori anche in altri Paesi è diverso?”.

FUKSAS: “ALL’ESTERO LA PAROLA ABUSIVISMO NON ESISTE”

E l’architetto Fuskas ha replicato: “Non c’è l’abusivismo edilizio, noi abbiamo 7 o 8 milioni di case abusive fra piccole e grandi, superiori al numero che ha la Turchia, e io ho visitato i quartieri abusivi di Ankara e Istanbul. Non si sa se sono sanate o in via di sanatoria, e creano un rischio vero”.

E ancora: “Qual è la ricetta dell’estero? Io non sono mai riuscito a spiegare in nessuna conferenza che ho fatto in Germania, Francia, e Spagna la parola ‘abuso’ – ha detto Fuksas – E io la traduco in ‘senza permesso di costruire’. Non ci pensano lontanamente di costruire abusivamente all’estero, quando devono costruire chiedono la licenza e poi ci sono dei tempi di costruzione che sono vincolanti. Non stiamo dicendo che la colpa è dei cittadini – ha voluto precisare poi Fuksas – ma è la burocrazia e l’apparato dello stato non funziona”. Paolo Mieli ha chiosato: “Appena fatto un condono, tutti lo vanno a prendere, anche i politici di sinistra, io non ho mai sentito a cena con quello non ci vado perchè ha fatto il condono, non c’è lo stigma sociale? Zero”.







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