Daniela Fumarola (Cisl) al governo: "Patto della responsabilità anche senza Cgil". La battuta su Landini: "Passa da una sconfitta eroica all'altra"
FUMAROLA, LA PROPOSTA AL GOVERNO
Un nuovo patto sociale, della responsabilità, con governo e imprese: è quello che propone Daniela Fumarola, disposta a procedere anche senza la Cgil di Maurizio Landini. La segretaria della Cisl ha lanciato l’idea mercoledì, in apertura del congresso del sindacato, e l’ha rilanciata anche alla chiusura dello stesso.
La sua proposta di un confronto a tre è stata raccolta dalla premier Giorgia Meloni, il cui discorso è stato particolarmente applaudito. Ma Fumarola si aspetta concretezza: infatti ha sollecitato il governo a passare “subito dalle intenzioni all’azione”.

Fumarola è fermamente convinta della bontà di questa proposta, tanto da spingere per stringere il “Patto della responsabilità” con “chi ci sta”. Questo è un avvertimento a Landini; del resto, Fumarola può contare sull’appoggio di delegati e dirigenti che non hanno apprezzato i toni usati dal segretario della Cgil nel suo intervento.
“PATTO DELLA RESPONSABILITÀ” SENZA LA CGIL DI LANDINI?
Landini, infatti, ha bocciato l’idea del “Patto della responsabilità”, perché ritiene che ne siano stati fatti diversi e che non abbiano funzionato, per cui bisognerebbe andare oltre. Di sicuro, il dibattito su questo Patto con governo e imprese conferma le divisioni nel sindacato: la Cisl ha continuato a mantenere aperto il dialogo con i governi, mentre la linea di Landini è stata diversa. Infatti, ha sostenuto scioperi generali e manifestazioni, oltre ai referendum.
Una posizione che ha suscitato una considerazione sarcastica da parte di Fumarola, secondo cui “transitare da un’eroica sconfitta all’altra” è, per lei, “un lavoro usurante”.
Comunque, la verità su questo percorso si scoprirà tra qualche settimana, quando sarà chiaro se si potrà discutere davvero di questo Patto e quali potranno essere le prospettive. Intanto, c’è la disponibilità di Antonio Tajani di Forza Italia. Bisognerà valutare la disponibilità del governo e di Confindustria ad arrivare a un accordo senza la Cgil.
