Daniela Fumarola (Cisl) boccia i referendum: "Non voterò, strumento non adeguato. Il lavoro è cambiato, servono tutele nuove, non battaglie di retroguardia"
Anziché suggerire di votare contro i quesiti referendari, Daniela Fumarola invita a non recarsi alle urne l’8 e 9 giugno. Trattandosi della segretaria generale della CISL, le sue parole hanno sollevato polemiche, sulla scia di quelle del presidente del Senato Ignazio La Russa, e la ragione è legata al fatto che si scredita così quello che è di fatto il principale strumento della democrazia diretta.
Ma la leader di uno dei maggiori sindacati italiani è convinta che il coinvolgimento dei cittadini non sia lo strumento adeguato a risolvere i problemi del lavoro. Ne ha parlato in un’intervista al Corriere della Sera in cui ha toccato diversi temi legati al mondo del lavoro.
FUMAROLA (CISL) CONTRO REFERENDUM SU LAVORO E CITTADINANZA
Fumarola critica i referendum sul lavoro, considerandoli una “battaglia di retroguardia“, perché al nuovo mondo del lavoro servono nuove tutele, non tornare al passato. Inoltre, ritiene che l’abrogazione della disciplina dei licenziamenti sia un passo indietro. “Non si torna all’articolo 18 e al diritto al reintegro ma alla riforma Fornero che, tra l’altro, comporterebbe una riduzione dell’indennizzo da 36 a 24 mensilità“.
Da Fumarola, comunque, non arrivano solo critiche, ma anche proposte. Ad esempio, anziché i referendum, CISL propone una riforma organica che includa la formazione e un nuovo Statuto della persona, anziché lavorare al salario minimo per legge. Le tutele devono essere legate all’individuo, inoltre Fumarola chiede formazione continua, orientamento e rafforzamento delle competenze.
Ma la sindacalista è contraria anche al referendum sulla cittadinanza, per l’abbassamento a 10 anni del requisito per ottenerla: in questo caso, è favorevole alla riforma, ma boccia ancora una volta il referendum come strumento.
REGOLE SU APPALTI, CONFRONTO COL GOVERNO
Nell’intervista, affronta anche il tema della responsabilità solidale negli appalti, precisando di non essere contraria, ma ritiene che il governo stia già affrontando la questione in maniera sistemica. “Abbiamo accolto positivamente la disponibilità del governo a modificare le regole su appalti e subappalti, confrontandosi con noi“. Infatti, giudica positivo l’incontro con la premier Giorgia Meloni di giovedì, visto che molte delle sue richieste “sono state recepite“.
La posizione del sindacato è nettamente differente rispetto a quella degli altri sindacati, che infatti sostengono i referendum, ma di questo Fumarola è stupita, perché vorrebbe soluzioni condivise e moderne. Infine, parla anche di contrattazione, che va rafforzata, e della necessità di un nuovo patto sociale che metta al centro la persona e la produttività.