Possiamo definirlo un vero e proprio furbetto del Telepass, un 28enne che ha “saltato” più di 3.000 euro di spese attraverso un escamotage ai caselli autostradali. Peccato però che lo stesso non dovrà risarcire alcune euro. Lo scrive il quotidiano Il Messaggero, spiegando che il giovane automobilista, un ragazzo di 28 anni, se l’è cavata grazie di fatto ad un cavillo burocratico, ovvero, non è stato possibile dimostrare che fosse veramente lui alla guida dell’auto che ha appunto frodato Telepass.
Alla fine, nonostante rinvio a giudizio e processo, alla fine il 28enne è stato assolto “per non aver commesso il fatto”, anche perchè mancava appunto al “la certa identificazione della persona”. Una vera “fortuna” si potrebbe quindi esclamare (o magari sarebbe meglio aggiungere un’espressione più colorita), ma come ha fatto questo automobilista furbetto ad eludere il Telepass per ben 3.000 euro?
FURBETTO TELEPASS NON CONDANNATO: COME CI HA RIUSCITO
Attraverso il trucco più vecchio al mondo in quanto a quattro ruote, ovvero, accodarsi all’auto davanti a se, e passare quindi veloce quando la sbarra si alzava: così facendo il 28enne sarebbe riuscita a farla franca diverse volte, non pagando l’autostrada su centinaia di tratte e chissà quanti chilometri.
Il Messaggero specifica che la vettura utilizzata per dare vita a tale escamotage è stata una Seat Altea, che appunto appena vedeva un’auto incolonnarsi presso la corsia del Telepass, si fiondava dietro la stessa, superando quindi il casello sprovvisto del dispositivo e senza pagare il pedaggio. Come in tutte le cose, il troppo storpia e alla fine il furbetto del casello ha esagerato, percorrendo diverse tratte autostradali fra il 28 giugno e il 17 agosto del 2023 senza appunto pagare un euro, mentre gli occhi delle telecamere lo riprendevano frodare il sistema. L’importo totale eluso è stato di 2.952 euro, questo il danno quantificato nei confronti di Autostrade per l’Italia Spa.
FURBETTO TELEPASS NON CONDANNATO: COSA HA DETTO IL GIUDICE
A novembre, quindi, la società aveva sporto denuncia, portando come le prove i vari filmanti delle telecamere, che immortalavano la vettura spagnola ai caselli di Roma nord di Fiano, sia in ingresso che in uscita da Rieti, così come in altre stazioni. Alla fine il giudice si è espresso sul caso del furbetto del Telepass, ma ha spiegato che non vi fosse la certezza in merito appunto al fatto che il 28enne passasse sempre al casello alla guida della Seat Altea, anche perchè nessuno ha appunto effettuato una verifica su chi fosse alla guida, (“Autostrade” non l’ha fatto precisa il giudice).
Di conseguenza, anche se la vettura sia di proprietà dello stesso 28enne, non è certo che comunque fosse guidata dallo stesso. Un cavillo che in qualche modo fa sorgere un po’ di perplessità. Se è vero infatti che probabilmente non era lui alla guida, a quel punto tutti rischiano realmente di eludere il casello autostradale di Telepass, visto che non si può appunto risalire alla sua identità. In poche parole, si rischia un serio precedente? Speriamo di no e che i potenziali furbetti in giro per l’Italia non leggano tale notizia.