Gabriele Rossi, ex fidanzato di Gabriel Garko, è intervenuto sul quotidiano Repubblica rispetto alle vicende legate alla Ares Film, la casa di produzione un tempo gestita da Alberto Tarallo e Teodosio Losito. Anche lui ha lavorato nella medesima casa di produzione, dunque conosce bene le dinamiche già emerse dalle dichiarazioni di altri colleghi. “Era la mia seconda serie, “L’ onore e il rispetto”, poi mi è stato proposto di firmare il loro tipico contratto, ma mia madre mi ha fatto aprire gli occhi”, ha dichiarato l’attore. “La libertà rispetto alle scelte lavorative era deviata dalle esclusive che mi chiedevano. Non ho accettato e al mio personaggio è stata tagliata la testa”, ha svelato per la prima volta.
Gabriele Rossi è noto alle cronache rosa per essere stato legato sentimentalmente a Gabriel Garko. Quest’ultimo proprio di recente è stato sentito in procura a Roma in merito all’inchiesta per presunta istigazione al suicidio in merito alla morte del produttore Teodosio Losito. “Gabriel Garko è nel periodo giusto della sua vita, ora ha forza di potersi permettere di dire la verità. E lo ha fatto parlando con la procura”, ha commentato Rossi a Repubblica.
GABRIELE ROSSI EX FIDANZATO GABRIEL GARKO PARLA DELLA ARES
A Gabriel Garko il pm di Roma, Carlo Villani, avrebbe chiesto nei giorni scorsi cosa accadeva davvero tra i corridoi della casa di produzione Ares. L’attore potrebbe conoscere la verità e probabilmente anche l’ex compagno Gabriele Rossi anche se in merito ha preferito non esporsi ulteriormente: “Ho opinioni chiare, ma non le espongo”, si è limitato a dire nell’intervista a Repubblica. Mentre le indagini proseguono, volte a stabilire se le dinamiche interne alla Ares abbiano potuto avere a che fare con la morte di Losito, alcuni volti noti si sono espressi sul caso della Ares, tra cui anche Vladimir Luxuria che ha asserito: “Non so cosa accadeva alla Ares, con Teo ho avuto un breve rapporto lavorativo e poi ci siamo persi di vista. Nel nostro ambiente sappiamo molte cose, io ho scelto di agevolare il coming out ma di non dire mai gli orientamenti sessuali altrui. Nel mondo dello spettacolo esistono unioni di copertura. C’è ancora chi pensa che se tu dici di essere gay perdi una fetta di fan o potresti avere problemi sul lavoro”, ha spiegato