Galli: “90% vaccinati? Servono due mesi e mezzo”/ “Sono preoccupato, è troppo tempo”

- Davide Giancristofaro Alberti

Il punto sulla pandemia di covid in Italia da parte del professor Massimo Galli, primario dell'ospedale Sacco di Milano

massimo galli Professor Massimo Galli, direttore rianimazione Ospedale Sacco Milano (LaPresse, 2020)

Secondo Massimo Galli, primario di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, ha analizzato la fase attuale della pandemia di covid, con i contagi che sono tornati a salire da un paio di settimane a questa parte. Secondo il virologo è probabile uno sviluppo ulteriore del virus nei prossimi giorni, sulla scia di quanto sta accadendo nel resto d’Europa: “Dobbiamo considerare alcuni fattori – le parole rilasciate ai microfoni di iNews24 – innanzitutto abbiamo vaccinato tanto, ma dopo. Abbiamo riaperto le scuole e tutto il resto dopo. Sulla base di questo, veniamo dietro al resto d’Europa, nel senso che è probabile che avremo uno sviluppo discreto della pandemia nel prossimo periodo. Però abbiamo istituito il Green pass prima, incentivando ulteriori persone a vaccinarsi. La situazione merita assoluta attenzione ma non è disastrosa”.

Secondo Massimo Galli il covid non è influenzato più di tanto dal clima e dalle temperature: “Sono sempre più convinto che il clima intervenga fino ad un certo punto. È chiaro che più al Nord che al Sud la gente frequenti i posti al chiuso, ma questo virus riesce a diffondersi anche all’aperto, se ci sono contatti stretti”. Sulla durata della protezione dei vaccini mRna (Pfizer e Moderna), ipotizzata da qualcuno fra i 5 e i 10 anni, Galli replica: “Non possiamo saperlo, al di là dell’ottimismo di qualche collega. Funziona così nel caso di virus molto diversi, che magari hanno una minore attitudine a svilupparsi nel tempo e che sono combattuti con vaccini molto diversi. Col Sars-CoV-2 abbiamo delle varianti che limitano leggermente l’efficacia del vaccino”.

GALLI: “SISTEMA A COLORI NON HA FUNZIONATO IN ITALIA”

Si parla poi dei numeri dei vaccinati in Italia, e in merito all’obiettivo del 90 per cento Galli si mostra un po’ preoccupato: “Per arrivare al 90% dei vaccinati tra i cittadini vaccinabili, le stime dicono che serviranno due mesi e mezzo circa. Questo elemento, come addetti ai lavori, ci spaventa, perché è troppo tempo rispetto alla necessità e bisognerebbe riuscire a somministrarle in un tempo minore”.

Chiusura dedicata alla possibilità di istituire a breve nuove zone gialle: “Mi auguro che non sia necessario – chiosa Galli – il sistema a colori a suo tempo non ha funzionato tantissimo e siamo nella condizione in cui molti cittadini sono vaccinati e protetti in maniera significativa. In termini di allarme non esagererei, anche se bisogna fare attenzione nei prossimi mesi”.







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