Tra il costante ed incessante – talvolta anche fastidioso – vociare mediatico che si è generato attorno al delitto di Garlasco e alla nuova indagine mossa dalla Procura di Pavia, gli inquirenti sembrano procedere serrati attorno alla loro ancora parzialmente ignota tesi, che sembrerebbe puntare i riflettori su Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi, collocato (almeno, apparentemente) sulla scena del delitto da un paio di tracce di DNA che saranno presto al centro di un incidente probatorio: proprio la scena del delitto di Garlasco – ovvero la villetta della famiglia Poggi, in cui ancora oggi vivono il padre e la madre della giovane vittima – sembra essere tornata sotto la lente degli inquirenti.
Stando a quanto rivelato in mattinata dal Tg1 e poi confermato anche dalla trasmissione Mattino 5, proprio oggi i RIS sono tornati alla villetta in via Pascoli 8 a Garlasco per una nuova ispezione che era stata pianificata da tempo: gli inquirenti starebbero conducendo un sopralluogo con l’utilizzo di laser, scanner e droni – come rivela Canale 5, dato che sul mandato si parla solo di “apposita strumentazione tecnica” – grazie ai quali saranno effettuate nuove “misurazioni” tecniche e “rilievi fotografici” utili per ricostruire “le tracce e gli altri effetti materiali” del delitto di Garlasco e “l’attuale stato” dell’immobile dei Poggi.
Nuovi rilievi a casa Poggi a Garlasco: la villetta verrà ricostruita in 3D per comprendere la dinamica omicidiaria
Ancora incerta l’effettiva utilità di queste nuove misurazioni alla villetta dei Poggi a Garlasco, ma secondo un’indiscrezione lanciata dall’agenzia Ansa nei giorni scorsi sembra che attualmente gli inquirenti vogliano provare a ricostruire l’effettiva dinamica omicidiaria per effettuare una nuova Bloodstain Pattern Analysis: si tratta di una tecnica già utilizzata in numerosi altri crimini violenti, utile a comprendere come si sia svolto un omicidio partendo dalle tracce – e nella villetta erano parecchie – di sangue lasciate da killer e vittima.
L’ipotesi è che, grazie ai nuovi rilievi, si riuscirà a ricostruire in 3D la mappa della villetta dei Poggi e che, da quella mappatura, si lavorerà alla ricostruzione della dinamica dell’omicidio, all’ormai noto fine di trovare una spiegazione alternativa a quella processualmente ricostruita; mentre, al contempo, sappiamo per certo che in via Pascoli 8 a Garlasco sia giunta anche la dottoressa Angela Taccia, che difende il nuovo indagato Andrea Sempio, con il collega Massimo Lovati (oggi assente) che si è limitato a commentare a mezzo Ansa che “non ho idea di cosa stia facendo e cercando” la procura.
Antonio De Rensis: “Se alla villetta c’è anche il RaCIS potrebbe cambiare tutto”
Dal canto suo, il dottor Antonio De Rensis – legale di Alberto Stasi – a Mattino 5 ha commentato la notizia di oggi su Garlasco spiegando che “sta accadendo quello che stiamo dicendo da molto tempo, ovvero che questa è un’indagine molto approfondita che non tralascia alcunché”; mentre sull’indiscrezione – non confermata – che sulla scena siano presenti anche i RaCIS (ovvero il Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche), l’avvocato spiega che “se confermata, sarebbe clamorosa e cambierebbe tutto”.
Complessivamente, De Rensis ripete ancora una volta che, a suo avviso, ci sarebbero “risultanze che permettono di ipotizzare la presenza di Sempio in quella casa”, fermo restando che “se c’erano più soggetti non è detto che tutti abbiano fatto le stesse cose, tra chi ha guardato, chi ha colpito e chi potrebbe aver fatto altre cose”, riferendosi in particolare all’impronta 33 nella villetta di Garlasco, che “è inusuale per una persona che sta scendendo”.