Elisabetta, mamma di Alberto Stasi, commenta la nuova inchiesta Garlasco ribadendo la sua tesi: "Mio figlio è innocente, la prima indagine fu a senso unico"
Delitto Garlasco, Elisabetta Ligabò, la mamma di Alberto Stasi, interviene alla trasmissione Le Iene per commentare quanto emerso dalla riapertura dell’inchiesta, che apre uno spiraglio per la revisione della sentenza per che ha condannato suo figlio come colpevole per l’omicidio dell’ex fidanzata Chiara Poggi. Una possibilità per la quale dice di non aver mai perso le speranze perchè da sempre convinta dell’innocenza del ragazzo, vittima di troppi errori giudiziari, confermati anche dalle nuove indagini della Procura che ha sollevato dubbi sul lavoro svolto dagli investigatori 18 anni fa, soprattutto sull’archiviazione di elementi e prove che ora vengono ritenuti fondamentali per le analisi scientifiche ma che furono scartate all’epoca.
Recentemente in una intervista la donna aveva anche rinnovato l’appello alla famiglia Poggi, per chiedere un incontro, specialmente con la madre di Chiara, con la quale aveva detto di voler avere un confronto diretto anche se questa non era mai stata disponibile al dialogo, sottolineando: “C’è stata sempre ostilità nei miei confronti, non ho mai provato ad avvicinarli perchè non posso obbligare nessuno, ma sarei pronta a farlo“.
La mamma di Alberto Stasi: “La prima inchiesta fu a senso unico contro mio figlio, è stato vittima di un errore”
Elisabetta, mamma di Alberto Stasi, parlando delle prove che ora incastrerebbero Andrea Sempio, ha più volte detto di non voler assolutamente parlare del nuovo imputato, dichiarando: “non voglio sentirlo neanche nominare“. Tuttavia, in una intervista a La Stampa aveva commentato il fatto che l’ex comandante dei Ris Luciano Garofano fosse ora membro del collegio di difesa di Sempio, affermando che dal suo punto di vista la prima inchiesta sarebbe stata sempre a senso unico.
“Fin dall’inizio le indagini sono andate sempre in una sola direzione, tutti uniti contro mio figlio“, aveva detto, aggiungendo anche che le stesse persone che ora difendono Sempio, furono quelle che ritennero inutilizzabile l’impronta, ora considerata principale traccia usata dall’accusa. Ora però la verità sta finalmente venendo a galla, come sostiene Elisabetta, fiduciosa del fatto che presto potrebbe esserci una svolta che dia credibilità alla sua tesi, dicendo: “Quello che è uscito fuori è sconvolgente ed è un puro schifo se è stato commesso un errore così grave, io comunque non ho mai messo in discussione l’innocenza di Alberto, neppure per un minuto“.