Gaza: fonti saudite confermano l’uccisione di Mohammed Sinwar in un tunnel bombardato da Israele. I raid continuano nonostante i negoziati a Doha
Secondo quanto riportato dall’emittente saudita Al-Hadath, il corpo di Mohammed Sinwar, capo della brigata Khan Yunis di Hamas e fratello minore del leader Yahya Sinwar (ucciso lo scorso ottobre) è stato individuato in un tunnel sotto l’ospedale Europeo di Khan Yunis, bersaglio di ripetuti bombardamenti israeliani negli ultimi cinque giorni.
Fonti locali affermano che nello stesso sito sarebbero stati ritrovati anche i resti di dieci alti esponenti del gruppo, tra cui Muhammad Shabana, comandante della Brigata Rafah, confermando le operazioni congiunte dell’esercito israeliano (Idf) e dello Shin Bet, che martedì scorso hanno colpito l’infrastruttura sotterranea basandosi su intelligence precisa riguardo alla presenza di Sinwar.
Le forze israeliane, dopo l’attacco iniziale, avrebbero continuato a presidiare l’area impedendo l’accesso ai soccorsi – strategia coerente con la campagna “Carri di Gedeone”, lanciata per indebolire Hamas attraverso la distruzione sistematica di tunnel e la neutralizzazione dei vertici – e con la morte di Sinwar, si assiste ad un colpo decisivo all’organizzazione, già privata del fratello Yahya – simbolo della resistenza a Gaza – che arriverebbe in un momento delicato, con i negoziati di Doha in corso per il possibile rilascio di almeno dieci ostaggi ancora nelle mani del gruppo.
Al Arabiya – emittente araba con sede a Dubai – ha confermato l’uccisione di Mohammed Sinwar, ufficializzando quanto già riportato da fonti saudite e, secondo il network, Sinwar aveva ereditato il ruolo di guida del gruppo dopo la morte del fratello nell’ottobre 2023, rafforzando il controllo sulla fazione militare a Gaza; le sue uniche immagini pubbliche risalgono a un anno fa, diffuse dall’esercito israeliano durante un’operazione di intelligence.
Mohammed Sinwar: Israele non conferma ma i raid proseguono, tensioni sui negoziati e crisi umanitaria
Nonostante le dichiarazioni di Al-Hadath su quanto avvenuto a Gaza, Israele mantiene il silenzio ufficiale sull’uccisione di Sinwar mentre i raid aerei e terrestri continuano a colpire il sud della regione, incluso l’area di Khan Yunis, dove migliaia di civili hanno trovato rifugio dopo gli ordini di evacuazione.
Fonti di Hamas – pur non smentendo apertamente la notizia – accusano Tel Aviv di “propaganda bellica” volta a indebolire la posizione negoziale del gruppo a Doha, dove si discute un potenziale accordo che includerebbe una tregua temporanea e lo scambio di prigionieri; intanto, la situazione umanitaria si aggrava con l’ospedale Europeo, già danneggiato, ora quasi inaccessibile e con le organizzazioni internazionali che denunciano la mancanza di farmaci e generatori.
La morte di Sinwar potrebbe alterare gli equilibri interni a Gaza, accelerando fratture tra la fazione militare e quella politica ma rischia anche di inasprire le rappresaglie, come dimostrano i razzi lanciati verso Ashkelon; il governo Netanyahu, dal canto suo, ribadisce l’obiettivo di “di smantellare Hamas” prima di qualsiasi cessate il fuoco, mentre il Dipartimento di Stato USA invoca cautela per evitare un collasso totale di Gaza, dove oltre 30.000 civili risultano dispersi sotto le macerie.