Nuovi aggiornamenti sul fronte gas, altro taglio da parte della Russia. Come reso noto da diversi media, Gazprom starebbe riducendo ulteriormente le forniture verso la Germania attraverso il gasdotto Nord Stream 1 nel Mar Baltico. L’Ansa evidenzia che a partire da mercoledì il flusso scenderà al 20 per cento della capacità totale, ovvero 33 milioni di metri cubi al giorno.
Gazprom ha affermato che la riduzione di gas sarebbe legata alla riparazione di un’altra turbina, ma non mancano gli effetti sul piano economico. Il prezzo del gas europeo, infatti, ha toccato i 176 euro al megawattora. In questo momento, inoltre, il prezzo dei future ad Amsterdam sale dell’8,8 per cento a 174 euro.
GAZPROM ANNUNCIA NUOVO TAGLIO FORNITURA GAS
L’Unione europea ha confermato di essere preparata allo scenario peggiore e ha invocato unità e solidarietà tra i paesi membri. Alla vigilia del Consiglio Affari Energia, un alto funzionario di Bruxelles ha confermato che la presidenza di turno della Repubblica Ceca punta a un’intesa politica: “Sappiamo che abbiamo gli occhi del mondo su di noi, non c’è un piano b: domani è un all-in”. Non è tardata ad arrivare la reazione della Germania con il ministro dell’Economia e del Clima, Robert Habeck. Secondo le autorità tedesche, non vi sarebbero ragioni tecniche per la riduzione del flusso di gas attraverso il Nord Stream 1: “Abbiamo preso atto dell’annuncio. Osserviamo la situazione in stretto coordinamento con l’agenzia delle reti federale e il team dell’unità di crisi sul gas. Stando alle nostre informazioni non ci sono ragioni tecniche per una riduzione delle consegne“. Il ministero ha poi aggiunto: “Esistono le precondizioni per un’autorizzazione – giuridicamente in linea con le sanzioni – della consegna della turbina. Il Canada ha dato l’autorizzazione necessaria. Per il regime europeo delle sanzioni non serve alcuna autorizzazione eccezionale”, riporta Ansa.”.